Dichiarato lo Stato di calamità, a Modica danni per 12 milioni
Dichiarato lo stato di calamità e richiesto lo stato di emergenza per i danni causati dal maltempo degli ultimi giorni; predisposto un emendamento che assegna alla Protezione civile 10 milioni di euro per coprire le spese degli enti locali che hanno anticipato i fondi per gli interventi in somma urgenza e 20 milioni in più, oltre ai 70 già previsti nel Poc, per intervenire su situazioni a rischio. E' stato deciso nel corso della Giunta siciliana presieduta da Rosario Crocetta. Intanto oltre 12 milioni di euro di danni: questa la prima stima dei danni subìti dalla Città di Modica in occasione dell’alluvione dello scorso 23 gennaio. Sono numeri importanti, già presentati alla Regione, che si limitano ai soli danni alle strade e infrastrutture comunali, quindi ad esclusione di quelli registrati da privati ed aziende che sono ancora in corso di quantificazione. Gli eccezionali eventi piovosi del 22 e 23 gennaio e le conseguenti esondazioni verificatisi, oltre ad aver messo in evidenza l’esigenza di intervenire sul sistema di canalizzazione e captazione dei tre torrenti che insistono sul centro storico, hanno arrecato danni al patrimonio pubblico e privato. Alcuni interventi di somma urgenza sono già stati effettuati. Ed in particolare la rimozione di detriti, fanghi, materiale alluvionale e franato dalle sedi stradali per uno sviluppo di circa 20 km. Rimozione di materiali ai fini del ripristino della accessibilità alle abitazioni isolate in zona agricola. Asportazione fanghi e materiale dai condomini allagati. Ripristino temporaneo delle opere di presa a monte dell’ alveo di via Fontana (Passo Gatta), degli argini del San Francesco e del Modica Scicli, compreso il ripristino dell’accessibilità all’impianto di depurazione. Ripristino e disostruzione della condotta fognaria di adduzione al depuratore. A cura dei volontari messi a disposizione dal Dipartimento Protezione Civile si è provveduto inoltre a dare assistenza alla cittadinanza coinvolta, al monitoraggio e controllo delle aree coinvolte, alle operazioni di svuotamento di decine di locali interrati. A fronte di svariati interventi già effettuati, ce ne sono tanti altri ancora da fare e che necessitano di cospicui investimenti. A cominciare dalla Via Nazionale dove si è verificato lo smottamento del terrapieno di sostegno per una lunghezza di circa 150 m, per continuare con la via Trani dove è stato divelto il manto d’asfalto con danneggiamento delle auto in transito. E gli alvei S.Francesco, S.Liberale e Passo Gatta con il flusso di piena che ha travolto in più tratti gli argini e l’alveo pavimentato. Altri interventi urgenti riguardano la Strada Comunale Gigante – Piedigrotta, la Strada Comunale Modica Ragusa, la Strada Comunale Modica Noto (ex strada provinciale), il Terrapieno San Marco Mista – via Gerratana, la Strada Comunale San Giuliano Sant’Elena, la Strada Comunale Sant’Andrea Piedigrotta Ufra, lo sbocco alveo coperto Torrente Modica Scicli a valle dell’abitato, il Percorso pedonale all’interno del Parco archeologico di Cava d’Ispica ed annesso parcheggio, il Percorso pedonale Conca Salto, la Strada Calanchi. A queste vanno aggiunti gli interventi strutturali che riguardano le opere di convogliamento delle acque bianche di via Gianforma e di C.da Scardacucco – Piano Ceci, le opere di sistemazione idraulica del torrente Passo Gatta, l’adeguamento e la salvaguardia dell’impianto di depurazione. Per i danni registrati da privati ed aziende si invitano gli interessati a presentare prima possibile la domanda di risarcimento che è possibile scaricare dal sito istituzionale del Comune di Modica per poi consegnarla presso gli uffici della Protezione Civile a Palazzo Azasi.