Napoli, maxi blitz al Rione Traiano: scacco al clan Puccinelli, 86 arresti
Una vasta operazione anticamorra è stata effettuata dai militari dell’Arma nella zona compresa tra il Rione Traiano e i quartieri Soccavo e Pianura, al centro negli ultimi mesi di una violenta guerra per il controllo degli affari illeciti (spaccio di stupefacenti su tutti) tra i gruppi criminali in campo. Ben 86 le misure cautelari in corso di esecuzione, emesse dal gip di Napoli su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, nei confronti del potente clan dei Puccinelli, attivo nel Rione Triano, divenut negli ultimi anni la prima centrale di spaccio 24 ore su 24 in città. I reati contestati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio al dettaglio di sostanze stupefacenti, aggravati dal metodo mafioso. Espugnata nel Rione Traiano la roccaforte del clan “Puccinelli”, dove interi nuclei familiari erano impegnati per confezionare e vendere dosi di cocaina, hashish e marijuana, all’interno di bunker videosorvegliati e blindati realizzati abusivamente nei sottoscala di case popolari. “Piazze di Spaccio” a cielo aperto controllate da giovani “vedette” incappucciate e armate, pronte ad allertare gli “spacciatori turnisti” dell’arrivo. Un’operazione che coinvolgerebbe anche i clan alleati ai Puccinelli sia nel Rione Traiano che nei quartieri di Soccavo e Pianura. I destinatari della misura cautelare sono 88, e il gip ha disposto per 73 il carcere e a 15 ha concesso i domiciliari. I reati contestati sono di traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti e cessione di ingenti quantitativi di stupefacenti. L'inchiesta ha rivelato l'attivita' delle principali piazze di spaccio del rione Traiano, nelle strade che portano nomi legati alla storia dell'impero romano (via Tertulliano, via Orazio Coclite, via Catone, via Romolo e Remo), sotto l'influenza del clan Puccinelli e in una certa misura della cosca Cutolo, 'famiglie' che curano l'approvvigionamento costante di cocaina, marijuana, hashish e amnesia delle 'piazze' affidate a nuclei familiari (Petrone, Ivone, Equabile, Tranchese, Pisa) e indicate con il numero civico dello stabile in cui sono fisicamente presenti ('34', '40'). Nel corso dell'inchiesta, arrestati 25 altri indagati e sequestrata droga per circa 3 chili, cui si aggiungono 135mila euro di guadagni illeciti; trovate anche armi in perquisizioni, come la pistola con matricola abrasa custodita da una donna. I militari dell'Arma hanno tracciato anche la struttura che governa le 'piazze' e la loro modalita' di funzionamento 24 ore su 24. Al vertice c'e' il capopiazza, che e' anche cassiere, e gestisce rifornimenti e introiti; poi ci sono i custodi, persone cui e' demandato il compito di sorvegliare i depositi di sostanza stupefacente; le vedette dai tetti o girando per strada in scooter sorvegliano la presenza di estranei e forze dell'ordine; gli spacciatori in turni da 10-12 ore provvedono a soddisfare i clienti, ma ci sono anche pusher incaricati di consegne a domicilio. Contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari, sigilli a 11 bunker ricavati nei sottoscala di edifici popolari per creare la piazza di spaccio, blindati e protetti da videosorveglianza".