Nuovo ospedale di Siracusa, Cgil, Cisl e Uil bacchettano i politici: "Irresponsabili"
In una provincia con un tasso di disoccupazione tra i più alti d’Italia, con un settore importante come quello dell’edilizia che langue, con una sanità che, tra i tanti problemi, annovera anche quello del deficit strutturale dei Presidi Ospedalieri (vedi l’ospedale Umberto I°, obsoleto e inadeguato rispetto alle norme antisismiche e agli standard previsti dalle norme sull’accreditamento delle strutture sanitarie), ci si aspetterebbe certezza sui tempi di realizzazione di un progetto che risale ormai a trent’anni fa.
E' una nuova bacchettata alla politica, quella che viene fuori dalle parole dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil – Roberto Alosi, Paolo Sanzaro, Stefano Munafò – i quali ripercorrono rapidamente il corso egli eventi, quelli che oggi portano all'ennesimo grido di allarme sul rischio di perdita dei finanziamenti per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera.
E siamo all’epilogo di questi ultimi mesi: abbiamo appreso che prima la Commissione Urbanistica e poi il Consiglio Comunale hanno deciso di individuare nell’ex Ospedale Psichiatrico l’area su cui costruire il nuovo ospedale. Non sappiamo se in quell’area opera effettivamente un vincolo di interesse culturale come sostenuto dalla Sovrintendenza o se tale scelta non sia praticabile - come dichiarato dall’Asp di Siracusa - per la mancanza di una sufficiente area libera, a meno di non dover ricorrere alla demolizione di padiglioni di recente ristrutturati o dove sono già previsti finanziamenti per la ristrutturazione (che conseguentemente andrebbero persi).
Ciò che sappiamo, e che i cittadini e i lavoratori di questa provincia devono sapere, è che la politica ancora una volta non riesce a dare nessuna certezza sui beni fondamentali che ci rendono “persone”, ovvero salute e lavoro>>.
Su questo i segretari di Cgil, Cisl e Uil ritengono indifferibile una levata di scudi a tutela dei diritti dei cittadini siracusani. >.