Modica, difese l'ospedale: ritirate le minacce di sanzioni a chirurgo
Vincenzo Antonacci, chirurgo all'ospedale "Maggiore" di Modica, si era lamentato delle carenze della struttura in cui opera. Lo aveva fatto, con passione e animosità, durante la seduta aperta del Consiglio comunale di Modica sulla sanità pubblica e, in particolare, sulle previsioni di declassamento degli ospedali riuniti di Modica e Scicli. La cosa non era piaciuta al manager dell'Asp di Ragusa, Maurizio Aricò, che aveva minacciato provvedimenti disciplinari. A distanza di un paio di settimane, la vicenda sembra essersi composta. Almeno stando a quanto si legge in una nota diffusa dall'ordine dei medici della provincia a firma del presidente Salvatore D'Amanti. Tutto si è concluso, sempre secondo il comunicato, con una stretta di mano, anche se all'incontro a tre, in un primo momento, sarebbe dovuta seguire una conferenza stampa annullata, però, "a causa di impegni imprevisti e non procrastinabili".
"Su invito del dottor Salvatore D’Amanti, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Ragusa - afferma la nota - si sono incontrati il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, Maurizio Aricò, e il dottor Vincenzo Antonacci. Quest’ultimo ha ribadito che, con le sue dichiarazioni durante i lavori del civico consesso modicano, non avevo inteso esprimere un giudizio negativo nei confronti dell’Asp e in particolare della Direzione Generale. A sua volta il dottor Aricò, ha preso atto del chiarimento reso comprendendo pienamente che le affermazioni del dottor Antonacci potevano essere state stimolate dall’attaccamento del chirurgo nei confronti del suo ospedale, nel contesto delle notizie relative alle ipotesi di uno sbilanciamento nella graduazione dei presidi ospedalieri tra Vittoria-Comiso e Modica-Scicli. Su questo punto si conferma la posizione aziendale di assoluto rispetto dell’atto aziendale vigente. Il Direttore Generale ritiene che il chiarimento fornito dal dottor Antonacci permetta di suggerire l’archiviazione della procedura aziendale di contestazione cautelativamente aperta".