Pd, Orlando rompe gli indugi: " Mi candido a segretario per vincere"
"Ho deciso di candidarmi perché credo e non mi rassegno al fatto che la politica debba diventare solo prepotenza". Lo ha detto il ministro della Giustizia Andrea Orlando a margine di una iniziativa a Ostia. "Ho deciso di candidarmi perché credo che ci voglia responsabilità e credo che il Pd debba cambiare profondamente per poter essere utile davvero all'Italia e ai problemi degli italiani, che in questo momento stanno vivendo momenti difficili", ha proseguito il ministro della Giustizia. "E' certo che sono deciso a vincere, mi candido per vincere". A chi gli chiedeva se con lui ci sarà una donna, Orlando ha risposto: "Ci saranno tanti con me e vedremo come organizzarci". "Siamo molto contenti della candidatura di Andrea Orlando a segretario del PD e lo sosterremo". Così in una nota congiunta Anna Rossomando, Umberto D'Ottavio, Antonio Boccuzzi, Elena Fissore, Antonio Ferrentino, Andrea Benedino, Enzo Lavolta, Claudio Cerrato, Francesco Casciano, Raffaele Boninfante, Vito Massimiliano Bucci, Davide Catalano, Sara Cariola, Carlo Chiama, Carmen Collura, Valentina Cremonini, Claudio Ferrentino, Matteo Franceschini Beghini, Stefano Francescon, Chiara Gaiola, Amalia Neirotti, Fabrizio Oddone, Francesco Pantalone, Alberto Pilloni, Caterina Romeo, Mario Sechi, Daniela Todarello. "Per chi come noi - concludono i sostenitori torinesi del PD di Andrea Orlando - ha partecipato alla nascita del PD questa candidatura rappresenta la volontà di ricostruire un centrosinistra forte, un partito che si oppone alla destra e una prospettiva politica per i progressisti del nostro Paese"