La carabiniera suicida a Siracusa, inutile tentativo del marito di disarmarla
Una tragedia familiare si è consumata nella notte a Siracusa. Era l'una quando un carabiniere donna, in servizio al Comando provinciale di Siracusa, si è tolta la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa.
Si tratta di Licia Gioia, 32 anni. Al momento dell'estremo gesto era nella sua abitazione in contrada Isola insieme al marito, F.F., 45 anni, un poliziotto in servizio alla Questura di Siracusa, impiegato nei servizi amministrativi, che aveva sposato nello scorso mese di maggio, ed il figlio di lui di 14 anni, avuto dall'uomo in prime nozze. Pare che la tragedia si sia verificata al termine di un litigio fra la coppia.
Secondo la prima ricostruzione la tragedia è avvenuta nella camera da letto della coppia, che aveva dissidi nell'ambito della sfera personale. La donna si sarebbe alzata per prendere la pistola d'ordinanza e l'avrebbe portata nel letto. Quando ha impugnato l'arma per uccidersi, l'uomo avrebbe cercato di disarmarla: sarebbe partito un colpo che ha ferito alla gamba entrambi, poi la sottufficiale si sarebbe tolta la vita esplodendosi contro un secondo proiettile.
Per la Procura di Siracusa non è chiaro il movente, ma è stato un suicidio.
A dare l'allarme sarebbe stato lo stesso marito. Alle prime luci dell'alba, appena appresa la notizia, i colleghi della marescialla suicida erano sotto choc. A coordinare l'inchiesta è direttamente il procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano che ha delegato alle indagini la squadra mobile del capoluogo ed il reparto operativo dei carabinieri.
Il magistrato ha disposto il sequestro dell'immobile e delle armi in uso alla carabiniera e al poliziotto e inviato militari del Ris per i rilievi scientifici e accertamenti balistici. La Procura ha inoltre disposto l'autopsia e il Pm Marco Di Mauro è stato inviato all'ospedale Umberto I di Siracusa, per interrogare il poliziotto ferito, che ha subito un intervento chirurgico. Il figlio del poliziotto sarà sentito come testimone indiretto. Al momento della tragedia dormiva.
Licia Gioia era in servizio alla stazione Carabinieri del comando provinciale dell'Arma di Siracusa. Una donna alta, atletica, che aveva una grande passione per la pallacanestro che praticava anche a livello agonistico. Con il poliziotto si erano conosciuti, quando lui era già separato, durante dei servizi svolti nel Palazzo di Giustizia a Siracusa. Una relazione intensa, fatta di alti e bassi. Con qualche lite per gelosia. Che potrebbe essere il movente della tragedia