Appalti all'Asl di Caserta: confisca da 30 mln a un imprenditore
I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione a una sentenza di confisca di beni mobili, immobili, societa' e rapporti finanziari, tra le province di Caserta, Benevento, Livorno e Sassari, per un valore complessivo stimato di circa 30 milioni di euro. I beni erano nella disponibilita' di Angelo Grillo, imprenditore operante nel settore delle pulizie e della vigilanza privata, arrestato una prima volta il 7 novembre 2013 per una vicenda di appalti pilotati dalla camorra nelle aziende ospedaliere di Caserta e ritenuto in organico al clan Belforte di Marcianise, ancora oggi detenuto al regime carcerario del 41 bis. Il provvedimento e' stato notificato a 25 persone intestatari fittizzi dei beni, individuati tra dipendenti, soci e parenti di Grillo, e riguarda in particolare 24 societa', 12 terreni, 10 appartamenti (tra cui uno situato nella rinomata localita' turistica di Stintino), 2 fabbricati in costruzione, 1 fabbricato industriale, 7 autorimesse, 2 ville, 1 locale deposito, 68 veicoli tra cui mezzi intestati alle societa' e auto di lusso, nonche' 165 rapporti bancari e investimenti. La confisca odierna scaturisce dagli accertamenti patrimoniali legati alle inchieste che hanno coinvolto l'imprenditore dal 2013 ad oggi, alcuni dei quali gia' arrivati alla fase processuale, e all'emissione di vari provvedimenti di misura cautelare personale per 72 indagati.