Appalti truccati all'aeroporto di Palermo, quattro arresti
La Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza cautelare a carico di 4 persone che devono rispondere a vario titolo alle accuse di associazione a delinquere, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata libertà di scelta del contraente e corruzione. L'indagine, denominata The Terminal e condotta dalla Squadra Mobile di Palermo - sezione Anticorruzione - coadiuvata dalla Polizia di Frontiera Aerea, ha consentito di svelare l'esistenza di una presunta associazione a delinquere costituitasi in seno alla società concessionaria dello scalo aeroportuale palermitano Punta Raisi, la Gesap Spa, organismo di diritto pubblico. Secondo gli investigatori la società avrebbe garantito ad una ristretta cerchia di imprenditori, in via sistematica, l'attribuzione diretta e fiduciaria di incarichi di progettazione relativi alle opere di ammodernamento e adeguamento dello scalo aeroportuale, senza il rispetto delle procedure di evidenza pubblica previste dalla legge. Il provvedimento cautelare prevede anche il sequestro preventivo delle somme di denaro ritenute pari al profitto dei reati commessi, che ammontano a circa 4 milioni di euro. Sono in corso i sequestri preventivi e numerose perquisizioni a carico degli arrestati e di altri indagati.
Tra le persone coinvolte nell' inchiesta c'è Carmelo Scelta ex amministratore delegato della Gesap, finito agli arresti domiciliari. Gli altri provvedimenti riguardano un ex dirigente della società di gestione dell' aeroporto, Giuseppe Listro, responsabile unico del procedimento di molti appalti anche lui finito ai domiciliari. Altri due misure cautelari sono state emesse nei confronti di un imprenditore e un docente universitario. Gli appalti per il restyling dell'aeroporto Falcone e Borsellino sarebbero stati affidati sempre alle stesse ditte e senza seguire le procedure dettate dalla legge. L'inchiesta condotta dalla squadra mobile di Palermo è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Dino Petralia.
Nel corso dell'operazione The Terminal della squadra mobile di Palermo, è stato disposto il divieto di dimora per Giuseppe Giambanco, docente universitario di Ingegneria, e il divieto di esercitare presso uffici direttivi di società per l'imprenditore Stefano Flammini.
Nell' ambito dell'inchiesta della procura palermitana The Terminal questa mattina sono stati notificati anche 10 avvisi di garanzia. Oltre a Scelta finito agli arresti domiciliari insieme a Giuseppe Listro ex dirigente della società di gestione dell'aeroporto del settore manutenzioni, responsabile unico del procedimento di molti appalti oggi dirigente di Adr, la società che gestisce gli aeroporti di Roma, e le misure cautelati all'imprenditore Stefano Flammini, amministratore di fatto di Compagnia del Progetto - C.D.P. e C.D.P. Design e Giuseppe Giambanco, professore di Ingegneria dell'università di Palermo, sono indagati in dieci: Vincenzo Petrigni responsabile dell'Ufficio legale e del Personale della Gesap, a Leonida Giannobile, responsabile dell'area progettazione di Gesap. Dario Colombo, ex amministratore delegato della Gesap, Carlo Maria Sadich e Giampaolo Tocchio, amministratori di diritto delle società Compagnia del Progetto e C.D.P. e C.D.P. Design, Renato Chiavaroli, amministratore della società Tecnogeco, Sergio Gaudiano, ingegnere presidente dell'omonima società di progettazione, Carlo Vernetti e Alessandro Mauro, rispettivamente, di amministratore delegato e dirigente della società Quick No Problem Parking e Filippo Capuano amministratore di fatto della Cometa Srl. La squadra mobile di Palermo avrebbe accertato un danno di 11 milioni di euro per incarichi di progettazione spezzettati.
(Nella foto Carmelo Scelta tra due poliziotti)