Rasata perchè non porta il velo, la madre non ti voglio più
"Non ti voglio piu' come figlia, non sei una brava musulmana": queste le violenze psicologiche a cui e' stata sottoposta la ragazzina 14enne, originaria del Bangladesh, rasata a zero dalla madre perche' rifiutava di portare il velo. Non ha subito violenza fisica, e non e' stata picchiata: a scuola, dopo la rasatura dei capelli, si e' sfogata con gli insegnanti raccontando dei duri conflitti in casa, ottenendo la solidarieta' dei compagni. Da qui la denuncia della preside ai carabinieri. Ieri la procura dei minorenni di Bologna, con provvedimento d'urgenza, ha allontanato la ragazza da casa affidandola a una struttura protetta, mentre sono rimaste in famiglia le sue sorelle maggiori di 16 e 17 anni. Sul nucleo familiare, sono in corso accertamenti dei servizi sociali. La procura ordinaria, in seguito alle prime indagini dei carabinieri, ha denunciato per maltrattamenti i due genitori della ragazza: un'accusa piu' grave della violenza privata che, se accertata, puo' portare fino alla perdita della potesta'genitoriale. Il caso dovra' ora essere approfondito e il provvedimento d'urgenza dell'allontanamento da casa, come i contorni complessivi della vicenda, valutato quanto prima dal tribunale dei minorenni. Un episodio, quello della rasatura per il rifiuto al velo, che ha subito fatto scalpore ma sul quale, trapela dalla procura dei minorenni, "bisognerebbe spegnere i riflettori perche', da ora in avanti, se continuiamo a parlarne, si fanno solo dei danni alla minore e alla sua famiglia". Il caso dovra' essere approfondito, dovranno essere acquisiti tutti gli elementi per capire di cosa necessitino le minori coinvolte. Malumori, in ambito giudiziario, sulla diffusione della notizia sulla quale la procura valutera' se aprire o meno un fascicolo per violazione del segreto istruttorio. La diffusione e' avvenuta, infatti, prima che gli uffici competenti ne fossero a conoscenza, da qui la decisione del provvedimento d'urgenza di allontanamento della 14enne dalla famiglia, nel timore di una reazione del padre alla notizia.