Referendum in Turchia, vince il sì: ora è una Repubblica Presidenziale
Il capo della commissione elettorale turca Sadi Guven ha detto che le schede senza timbro, contestate dall'opposizione, sono valide, e che già in passato sono state ammesse. Lo riferisce la Cnn turca.
Le opposizioni, che sostenevano il No alla riforma costituzionale, hanno annunciato per oggi ricorsi ufficiali al risultato, che ha assegnato la vittoria al Sì al 51,41%. Dopo la prima dichiarazione a caldo di ieri sera, la commissione elettorale suprema turca (Ysk) torna dunque a confermare la regolarità del voto nel referendum costituzionale sul presidenzialismo, vinto di misura da Recep Tayyip Erdogan , nonostante le denunce di possibili brogli da parte dell'opposizione. "Le schede elettorali (senza timbro) non sono false, non c'è nessun dubbio", ha detto il presidente dell'Ysk Guven.
Sono annunciati già nella giornata di oggi i primi ricorsi a livello locale del principale partito di opposizione in Turchia, il kemalista Chp, in relazione a possibili brogli nel referendum costituzionale di ieri sul presidenzialismo, vinto da Recep Tayyip Erdogan con il 51,41%. Le opposizioni contestano in particolare la decisione della Commissione elettorale suprema (Ysk) di conteggiare anche le schede senza il suo timbro ufficiale, salvo prove esplicite di frodi. "Al momento, questo è un voto dubbio", ha commentato Utku Cakirozer, deputato del Chp.