La Procura di Trapani chiede il rinvio a giudizio per l'ex vescovo
La Procura di Trapani insiste sulla richiesta di rinvio a giudizio dell'ex vescovo Francesco Micciche' accusato di diffamazione e calunnia aggravata. Lo ha fatto nel corso dell'udienza preliminare di oggi in merito al contenuto di alcune interviste rilasciate dall'ex prelato a un settimanale locale in cui venivano ricostruite le vicissitudini della Curia trapanese. In aula i legali dell'ex vescovo hanno disconosciuto alcune dichiarazioni riportate nelle interviste e il giudice ha disposto la testimonianza del giornalista autore degli articoli, Maurizio Macaluso, che verra' ascoltato il 6 giugno. Il fascicolo e' affidato al sostituto procuratore Marco Verzera e nell'udienza odierna il Gup Emanuele Cersosimo ha riconosciuto la costituzione di parte civile di don Ninni Treppiedi, ex direttore dell'Ufficio amministrativo della Curia, accusato da Micciche' di appropriazioni indebite e falsi. L'intera vicenda ruota attorno alle notizie diffuse su alcuni media locali nel novembre 2011 in cui si parlava di una serie di presunti ammanchi che coinvolgevano fondazioni ed enti vicini alla Curia. L'indagine e' l'esatto capovolgimento della tesi inizialmente sostenuta dalla Procura di Trapani che vedeva Micciche' come parte lesa. Proprio per questo don Ninni Treppiedi era stato sospeso a divinis dalla carica di Treppiedi, ex direttore degli uffici giuridici e amministrativi della Curia trapanese, mentre l'ex vescovo Micciche' era stato rimosso nel maggio 2012 in seguito a una visita ispettiva eseguita dal "visitatore apostolico", monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. (