"Il sabato dello spreco", sit-in di Progetto Siracusa all'Ostello
Inaugurata oggi l’iniziativa “I sabato dello spreco”, promossa da Progetto Siracusa con l’intento di far conoscere ai cittadini le tante strutture pubbliche esistenti sul territorio di Siracusa ed ancor oggi inutilizzate, nonostante su molte di esse siano stati spesi fondi consistenti provenienti dalle tasche dei cittadini stessi. L’intento non è quello di criticare o di individuare responsabilità piuttosto quello di far comprendere l’importanza di restituire vita a tali strutture nell’interesse primario dell’occupazione, con ricadute positive immediate sulle finanze pubbliche, sul decoro della città e, in definitiva, sull'economia tutta.
Abbiamo voluto iniziare dall’Ostello della Gioventù sia per la struttura in sé stessa, di proprietà del Libero Consorzio che ha difficoltà a pagare gli stipendi dei propri dipendenti ma non mette a reddito i propri beni, vocata all’incremento turistico e capace di assicurare immediatamente nuovi posti di lavoro, sia per la sua ubicazione di fronte il Castello Eurialo, sito di non paragonabile bellezza, tenuto assurdamente fuori dai circuiti turistici, non servito in alcun modo neppure da servizi di semplice informazione o di parcheggio.
Dati e cifre di questo spreco sono stati forniti dal Consigliere di Quartiere di Belvedere Claudio Marino che ha ricordato, alla presenza dei rappresentanti di Progetto Siracusa e di circa quaranta cittadini interessati, come la ristrutturazione dell’edificio sia costata alla collettività 1.870.000,00 euro e come i relativi lavori siano stati terminati da oltre due anni senza che ancor oggi sia stata presa alcuna iniziativa per utilizzare il bene e sottrarlo all’inevitabile degrado a cui lo condanna il trascorrere del tempo. Ben 32 camere, per un totale di 88 posti disponibili, una sala ristorante ed una piscina sono pronte ad accogliere giovani turisti e manodopera locale. Perché stare fermi ?
Progetto Siracusa invita il Commissario del Libero Consorzio all’azione. Non vogliamo interferire con le sue scelte; valuti le opzioni, dalla vendita al bando di gara ma agisca ed immetta sul mercato pubblico o privato questo importante bene collettivo. La corretta gestione dei beni pubblici, ancor di più durante crisi economiche ed occupazionali, è strumento indispensabile di una politica illuminata. Non abbia paura, dott. Arnone, faccia una scelta. Qualunque soluzione, purché trasparente e rispettosa delle legge, senza impropri ed improvvidi affidamenti diretti che arricchiscono i privati ed impoveriscono l’ente pubblico, sarà sempre migliore dello star fermi ad assistere alla lenta morte dell’Ostello ed all’attuale spreco dei fondi utilizzati per ristrutturarla.