Mafia: il giorno di Peppino Impastato, cortei e cultura a Cinisi
Trentanove anni fa veniva ammazzato dalla mafia Peppino Impastato. Ucciso in un casolare, nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978, qualche giorno prima delle elezioni alle quali era candidato per Democrazia proletaria, il suo corpo fu dilaniato da una esplosione sui binari della ferrovia Trapani-Palermo, nei pressi di Cinisi. Subito all'opera la macchina del depistaggio che aveva tentato di archiviare il caso come conseguenza di un atto terroristico attuato dallo stesso Impastato, in una realta' nazionale ferita dalla contestuale tragedia di Aldo Moro; in subordine, la pista del suicidio eclatante. Proveniente da una famiglia mafiosa, giovanissimo aveva rotto con il padre e la famiglia, sostenuto solo dalla madre Felicia e dal fratello Giovanni, impegnandosi nei gruppi di nuova sinistra e conducendo campagne di denuncia e mobilitazione antimafia in un contesto di isolamento, assieme a un'intesa attivita' culturale, anche attraverso i microfoni di Radio Aut. Oggi viene ricordato con un presidio, un corteo, un laboratorio teatrale e un concerto nella sua Cinisi. Una mobilitazione all'insegna anche del binomio 'Musica e cultura', nome del circolo con cui Peppino intendeva coinvolgere e impegnare politicamente e culturalmente i suoi coetanei.
Dalle 10 presidio al casolare dove fu assassinato dai sicari di Tano Badalamenti, con l'intervento della Consulta giovanile di Polizzi Generosa. Alle 17 corteo da Radio Aut a Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Alle 20.30, presso l'atrio comunale, "La notte inghiotte la citta'", laboratorio teatrale e concerto della cantante folk Matilde Politi, reduce dal Premio Tenco, e assegnazione del Premio Musica e cultura.
L'assessorato regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, il Comune di Cinisi e la proprietaria del casolare hanno firmato un accordo per valorizzare e aprire al pubblico l'edificio, luogo simbolo della lotta alla mafia, gia' dichiarato di interesse culturale. In serata, dopo l'inaugurazione della Biblioteca Comunale, in quella che e' stata la casa del boss Badalamenti, verra' proiettato un filmato, di Salvo Cuccia, "La memoria privata", realizzato dal Centro regionale per la catalogazione e la documentazione che racconta la storia dell'attivista siciliano attraverso la testimonianza del fratello Giovanni Impastato. Il filmato viene proposto per tutta la giornata all'aeroporto Falcone e Borsellino.