Trapani, l'aspirante sindaco D'Alì: "Il patrimonio non si svende"
«In questi giorni si stanno risvegliando diverse iniziative, da parte di branche della pubblica amministrazione, tese a modificare o impegnare parti rilevanti del patrimonio pubblico del nostro territorio». Lo dichiara il Senatore Antonio d’Alì, candidato a sindaco di Trapani, alle elezioni amministrative del giorno 11 giugno.
«Riteniamo opportuno - prosegue d’Alì - che le pubbliche amministrazioni, così come è obbligo per gli enti locali interessati al rinnovo delle cariche, si astengano dall’assumere impegni che possano condizionare, nel tempo, l’operatività dei nuovi Sindaci e delle nuove amministrazioni, in omaggio ad un principio di rispetto e di dialogo con chi sarà chiamato, per molti anni a venire, a condividere la gestione del territorio».
«Le Ferrovie si astengano dal cedere pezzi del patrimonio – aggiunge il Senatore d’Alì -. Lo stesso facciano l’Autorità Marittima, il Libero Consorzio e l’Azienda Sanitaria Provinciale. Ogni cessione episodica sarebbe fuori, se non in contrasto, con la progettualità delle future amministrazioni e questo non è certamente nell’interesse della cittadinanza. Questo principio dovrebbe valere anche per l’adozione di piani o vincoli in assenza di contraddittorio, così come è accaduto per il Piano Paesaggistico, per il quale speriamo che il Tribunale Amministrativo accolga le istanze di decadenza già avanzate da alcuni Comuni del trapanese».