Capaci, tracciato sentiero sulla montagna "no mafia"
Daniele Bagni e Luciano Bizzotto, due alpinisti piemontesi istruttori del Cai di Chivasso, hanno aperto a Capaci (Pa), sulla parete della montagna che sovrasta il luogo della strage, una via di arrampicata battezzata "No Mafia". La via che si sviluppa per circa 100 metri di lunghezza è di media difficoltà. Lo scorso marzo una scolaresca piemontese si era recata a Capaci in gita. Una delle insegnanti, Cesi Priano, ha raccontato la passione del marito per l'arrampicata e la possibilità di creare proprio su quelle rocce alcuni itinerari di salita. Così le insegnanti che da anni lavorano con le Associazioni Libera ed Addiopizzo si sono fatte promotrici dell'iniziativa. I due scalatori in questi giorni hanno tracciato il sentiero che viene battezzato No Mafia. "Un modo - dice Antonio Vassallo del movimento La Prospettiva - per valorizzare la conoscenza della nostra montagna, un'occasione per attivare meccanismi di microturismo che a San Vito Lo Capo porta ogni anno migliaia di appassionati di questo sport".