Modica, il Pd sul risanamento finanziario: ecco i rilievi della Corte dei conti
Il Partito Democratico torna all'attacco dell'amministrazione comunale di Modica accusata di dabbenaggine a proposito della situazione finanziaria. L'ennesima doccia fredda, secondo il Pd, arriva ancora una volta dalla Corte dei conti: una deliberazione, del 17 aprile 2017 e inviata in queste ore al Comune di Modica, "che contribuisce a ridurre sempre più al lumicino le residue speranze di un risanamento finanziario dell'ente comunale".
"Ciò grazie alla dabbenaggine - continua la nota del Pd - degli attuali amministratori che, chiamati a giustificare l'enorme ritardo della presentazione alla corte del bilancio consuntivo 2015 e preventivo per il triennio 2016/18 e le misure prese per salvaguardare i già compromessi equilibri finanziari del Comune, non trovano di meglio che addossare i loro inadempimenti alla mancata tempestiva nomina del collegio dei revisori dei conti.
La Corte contesta al Comune di Modica la mancata adozione di correttivi al bilancio del 2014 così come già sollecitati dalla sua pronuncia n. 235/16 cui il sindaco si è limitato a replicare con la sua intenzione di rimodulare il piano di riequilibrio.
Anche in questo caso la risposta della Corte è severa: "... la Corte con la deliberazione n. 235/16 ha adottato una pronuncia specifica (...) a seguito della quale l'ente era tenuto a valutare le criticità ivi segnalate e porre in essere interventi idonei per addivenire al loro superamento. L'ente non ha trasmesso le misure correttive necessarie".
Lo stesso sogno del sindaco di rimodulare il piano di riequilibrio è liquidato con un sarcastico "ammesso che sia configurabile, ammissibile, e attendibile"... e ancora: ” più volte è stato pure rammentato come la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale…non può rappresentare un facile escamotage per eludere l’obbligo di dichiarare tempestivamente il dissesto finanziario, con ogni conseguenza in termini di responsabilità in capo agli organi dell’ente coinvolti nelle relative decisioni”.
Amare la conclusione delle motivazioni della Corte: "Ed invero i continui ritardi e il mancato riscontro indicano, in siffatto quadro di crisi e opacità, l'incapacità dell'ente di affrontare, se non attraverso, un defatigante rinvio al futuro, i numerosi profili di grave irregolarità e criticità ripetutamente segnalati dalla Sezione e di adottare gli atti consequenziali che l'ordinamento impone.
Severe, infine, le conseguenze: invio degli atti alla Procura della Repubblica e alla procura della Corte dei Conti presso la Regione Siciliana. A fronte di quanto sopra -- conclude la nota del Pd -invitiamo caldamente il sindaco a interrompere la sua continua passerella elettorale e, nell'interesse della città, a trarre le dovute conclusioni politiche".