Trapani, arrestati per corruzione Morace e Fazio: indagata la sottosegretaria Vicari
Colpisce gli interessi e i fondi che girano attorno al trasporto marittimo l'operazione "Mare mostrum" dei carabinieri di Palermo e Trapani che hanno eseguito il provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura, con l'arresto, per corruzione, dell'armatore Ettore Morace, amministratore delegato di Liberty Lines, il funzionario della Regione siciliana Giuseppe Montalto, e il deputato regionale Girolamo Fazio, eletto all'Ars con il Pdl e poi passato al gruppo misto, candidato sindaco a Trapani. L'inchiesta e' coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dall'aggiunto Dino Petralia. Dunque, un altro aspetto della vicenda e' il terremoto che continua sconvolgere la campagna elettorale della citta', dopo la richiesta di obbligo di soggiorno avanzata dalla Dda di Palermo per il concorrente diretto di Fazio, Antonino D'Ali', senatore di Forza Italia.
L'operazione "Mare mostrum" ha registrato "un notevole attivismo" dell'armatore Ettore Morace, arrestato per corruzione insieme al deputato regionale Girolamo Fazio e a un dirigente regionale, in relazione a un presunto giro di tangenti sull'affare del trasporto marittimo, "nel tessere una vasta e diversificata rete di supporto politico-istituzionale, a livello regionale e nazionale": e' quanto sostiene l'Arma dei carabinieri. Una rete "finalizzata al rafforzamento della posizione di quasi monopolio della Liberty Lines e all'aggiudicazione di fondi regionali 'gonfiati'". Soprattutto, Morace "gode del forte appoggio del sottosegretario di stato al ministero dei Trasporti senatrice Simona Vicari (il cui fratello e' anche dipendente della Liberty Lines)". Sarebbe lei l'indagata, secondo quanto spiega il provvedimento. Attraverso "il suo interessamento, Morace e' riuscito a ottenere nel periodo monitorato la presentazione e l'approvazione di un emendamento alla legge di stabilita' dello Stato con il quale veniva ridotta l'imposta d'Iva dal 10% al 5% per i trasporti su navi veloci, causando un ammanco alle casse dello Stato di 7 milioni di euro e, conseguenziale, notevole arricchimento della societa' Liberty Lines". In cambio dei favori sarebbe stato consegnato un Rolex.
Ettore Morace, 55 anni il prossimo 6 giugno, tra gli arrestati nell'operazione "Mare mostrum" per corruzione in ordine all'affare del trasporto marittimo, a Trapani e non solo, e' considerato il 'signore dei traghetti'. Gli aliscafi li ha nel sangue. Figlio dell'armatore Vittorio, ha costruito un suo percorso nel settore, entrando di gran carriera anche nella gestione delle tratte in concessione con la Regione siciliana; nominato nel 2011 presidente e amministratore delegato della newco Compagnia italiana di navigazione, societa' nata per rilevare la ex Tirrenia, a fine agosto 2015 diviene a.d. Di Ustica Lines, poi Liberty Lines. Una storia, quella della compagnia, iniziata nel 1993, anno di fondazione, quando, con un aliscafo preso a noleggio, inizia a solcare i mari, sulle prime rotte, Napoli- Ustica-Favignana-Trapani e Trapani-Pantelleria-Kelibia.
Nel giro di pochi anni Liberty Lines diventa la piu' grande azienda nel settore dei trasporti veloci per passeggeri. Oggi puo' contare su trentatre' unita' veloci con le quali copre i collegamenti con le Isole Egadi, Eolie e Pelagie, e Reggio Calabria dalla Sicilia, con Trieste e la costa croata. L'ultima scommessa si chiama "Liberty Shipyard", con sede a Trapani, che, oltre a realizzare i mezzi per le proprie rotte, si propone come punto di riferimento per le aziende del settore. Nel Cantiere navale Unita' veloci e' nato il "Super Admiral", aliscafo con oltre trecentocinquanta passeggeri e elevata dotazione tecnologica.
Nell'aprile 2016 l'acquisizione dell'ex Siremar, un'operazione economica da oltre 50 milioni di euro. Una lunga trattativa che e' seguita alla sentenza del Consiglio di Stato nella quale veniva riconosciuto il diritto della Societa' di navigazione siciliana di acquisire Siremar. Un'operazione che comprendeva anche il mantenimento dei livelli occupazionali ereditati da Siremar-Compagnia delle Isole, oltre 350 dipendenti.
Appena tre giorni fa Ettore Morace a Trapani spiegava le nuove strategie per le isole minori: "La tutela del principio di continuita' territoriale e' uno dei cardini della nostra politica aziendale. Per questa ragione abbiamo deciso di avviare immediatamente una serie di iniziative per chi vive nelle isole minori siciliane. Noi non ci fermiamo". L'inchiesta al momento lo ha fatto.