Droga: attentati e baby vedette nel fortino di Gela, 12 arresti
Eseguite dagli agenti del Commissariato di Gela 12 misure di custodia cautelare, cinque delle quali nei confronti di minorenni. Rispondono a vario titolo di spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e danneggiamenti. In particolare gli inquirenti, nell'operazione denominata "Praesidium", ritengono di aver fatto luce su tre attentati incendiari, verificatisi nel 2016. Roccaforte della presunta organizzazione, sarebbe stato il quartiere San Giacomo, trasformato in una sorta di zona franca dove i baby criminali spadroneggiavano e imponevano le loro regole. A chi osava ribellarsi, venivano incendiate auto, portoni di casa e garage. Fra le vittime, anche un residente della zona che oso' consegnare alla polizia le immagini di un sistema di videosorveglianza. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip presso il Tribunale di Gela, Paolo Fiore e dal Gip del Tribunale dei minori di Caltanissetta Antonina Sabatino, su richiesta del Procuratore di Gela Fernando Asaro e del procuratore dei Minori del Tribunale di Caltanissetta Laura Vaccaro.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di spaccio di droga, furti, ricettazione e danneggiamenti. I quartieri Sant'Ippolito e San Giacomo, erano considerate delle zone franche, dove gli indagati riteneva di poter agire in maniera incontrollata. Invece a seguirli c'erano gli uomini della polizia, mediante i tradizionali metodi investigativi fatti di intercettazioni telefoniche ed ambientali. La base logistica della banda, era un'abitazione di via Lecce, dove avveniva il carico e lo scarico della merce rubata e che poi veniva rivenduta. A chi osava ribellarsi veniva incendiato il portone di casa, il garage o l'auto. Fra gli episodi scoperti, anche il furto di un televisore a schermo piatto, appartenente ad una scuola elementare. Sono finiti in carcere i gelesi Giovanni Canotto 21 anni, Carmelo Meroni 31, Paolo Melilli 33. Arresti domiciliari per Giuseppe Giaquinta 46 anni, Maurizio Smorta 21, Antonio Fusco 61 e un romeno, Neculai Vlad Cozma di 24 anni. "Vogliamo commemorare il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta - ha commentato il procuratore di Gela, Fernando Asaro durante la conferenza stampa - lavorando sul territorio. Questi arresti sono una risposta ad una citta' che ha bisogno di legalita' e dove invece vige ancora tanta, troppa omerta'".