Modica, Palazzo di giustizia: mancate risposte e promesse al vento
La vicenda dell'utilizzazione del Palazzo di giustizia di Modica si "arricchisce" di un altro capitolo infarcito di vane promesse e mancate risposte. E' una delle considerazioni del consigliere comunale di Modica, Tato Cavallino, a proposito del mancato insediamento della conferenza dei capigruppo consiliari che, lunedì sera, si sarebbe dovuta costituire per discutere sulla soppressione del Tribunale di Modica e sulla futura destinazione d'uso del Palagiustizia di piazzale Beniamino Scucces. Non c'erano i capigruppo della maggioranza ed era assente anche il sindaco. "A prescindere da ciò - afferma la nota del consigliere Tato Cavallino - l’amarezza più grande è stata l’assenza della deputazione regionale iblea invitata a discutere sulla questione e che avrebbe potuto farsi diretta portavoce con la Regione viste le risultanze e le gravi incongruenze che comunque sono ulteriormente emerse grazie alla presenza del comitato pro tribunale Modica, con gli avvocati Enzo Galazzo e Carmelo Scarso, e del presidente dell’associazione Confronto, Enzo Cavallo. A seguito delle loro comunicazioni, infatti, si è avuta ancora una volta conferma del negativo comportamento del presidente Crocetta e dell’intera deputazione regionale dell’ex provincia di Ragusa che nulla hanno fatto per dare attuazione alla legge di stabilità del 2013, la quale prevede che le Regioni e le Province autonome possono stipulare una convenzione per utilizzare le strutture presenti sul territorio. Tale convenzione è legata ad un impegno di spesa che ammonta a 400.000 Euro, che ad oggi non è stato assunto per l’utilizzo del Palazzo di giustizia di Modica, pur votando in questi anni bilanci che sprecano milioni di risorse. La proposta del comitato è quella di utilizzare la struttura per creare un distaccamento del Tribunale di Ragusa, con vantaggio per tutta l’area iblea. Inoltre per quanto riguarda il presidio di giustizia di Ragusa, viste le conosciute criticità strutturali, fino ad oggi e a seguito di innumerevoli segnalazioni dagli addetti ai lavori, non è stato fatto nessun controllo e verifica sulla staticità dell’immobile da parte degli enti preposti. Per questi motivi sarebbe stata essenziale la presenza della deputazione regionale che avrebbe certamente potuto spianare la strada per avere risposte certe sull’intera questione. Alla luce di ciò - continua Cavallino - ho ritenuto opportuno CHIEDERE di avviare l’iter per interessare della questione tutto il consiglio comunale, proponendo al presidente Garaffa, di portare in aula un atto deliberativo in cui si domanda al presidente della Regione se effettivamente intende garantite le somme a disposizione per questo fine ed eventualmente qual è la strada percorribile per arrivare a ciò, cosicchè si possa mettere un punto fermo, positivo o negativo, in tutta questa storia. Nello stesso atto si sollecitano gli enti preposti alla sicurezza statica degli edifici a fare, il più presto possibile, dei sopralluoghi nella sede del tribunale di Ragusa per sapere se e quali rischi infrastrutturali esistono nella realtà. Il mio auspicio è che sin da subito il presidente del consiglio comunale di Modica si muova in questa direzione, accettata da tutti i presenti, affinchè l’atto vada subito in aula, dando cosi voce alla città senza delegare altri, visti i risultati fino ad oggi ottenuti".