Re-Building a Siracusa, tutti i soldi spesi centesimo per centesimo: progetto flop
La pista ciclabile di Siracusa è uno tra i luoghi più suggestivi della città di Archimede. Nata in sostituzione del tracciato ferroviario, che lambiva la costa della città prima che venisse realizzata la galleria che collega la zona nord di Siracusa alla stazione ferroviaria, è un percorso di circa 6 km in cui paesaggio, natura e archeologia formano un insieme di bellezza al limite del grigiore dei quartieri periferici. Come già ricordato il progetto Re-building the future, finanziato dalla comunità Europea prevedeva un importo complessivo di € 644.100,00, IVA compresa, per la realizzazione di un parco di sculture, di manifestazioni e convegni di sostegno all’iniziativa. Il progetto, la cui data di inizio effettiva è del gennaio 2015 viene regolarmente concluso alla fine dello stesso anno con una spesa complessiva di € 599.858, 84 e un’economia di spesa, cioè un risparmio, di € 44.241,16. Il quadro economico del progetto iniziale era molto semplice, il quadro economico finale, quale si evince dalla Delibera di Giunta n. 78 del 2016 e del DDG 3233 del 8/8/16 di impegno di spesa è molto diverso e sembra quasi di trovarsi di fronte a due progetti diversi, in un passaggio che dai dati a disposizione, sfugge. Vediamo nel dettaglio le modifiche: macro area 1: Programmazione e Direzione Artistica in origine € 42.500,00, diventano € 62.000,00. Il Comune a seguito di un Avviso pubblico di Selezione, di cui viene data ampia pubblicità anche sui media, conferisce l’incarico, per la valenza dell’esperienza e dei titoli prodotti, a Marco Pierini, storico dell’arte, attualmente Direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia. Il compenso è di € 32.000. (DD 85 del 9/04/2015. Il 15 giugno si emette un avviso pubblico per un nuovo incarico, questa volta di Assistente Tecnico, Scientifico e Amministrativo al RUP, senza, o almeno non c’è traccia, di un atto di interpello rivolto al personale interno all’Amministrazione. A questo avviso, compenso € 30.000,00 rispondono in sette, ammessi in tre, la prima classificata rifiuta, l’incarico è conferito al secondo classificato, Antonio Casciaro (DD 130 del 13 luglio 2015). Macro area 2: opere di allestimento in origine € 214.000, 00 diventano € 300.000,00. Sono i compensi degli artisti scelti da Marco Pierini, dieci, pagati 25.000 euro circa ciascuno, ad eccezione di Vittorio Corsini e Adalberto Mecarelli che per la loro notorietà a livello internazionale ottengono un compenso di 50.000,00 euro. (DD 168 del 7/10/2015) Macro area 3: Comunicazione e marketing in origine € 72.800,00, e qui la matassa inizia ad ingarbugliarsi con una serie frazionata di piccole cifre. Quattro micro aree con un’economia di spesa complessiva però di € 17.316,00. Gli affidamenti, come tutti a trattativa privata “considerata l’urgenza per l’imminente realizzazione del progetto”, si datano tra il 7 e l’8 ottobre e riguardano la stampa di materiale pubblicitario(ditta Marchese € 5.800), la stampa di un catalogo di cui non è nota la tiratura, né la data di pubblicazione (edizioni Lussografica € 18.700), l’ufficio stampa aggiudicato dalla Ermes Comunicazione per la cifra di € 7.483,50 (ribasso del 50,11% + iva, sei ditte invitate, tutte non siciliane, rispondono in cinque, di cui quattro non invitate DD 171 dell’8 ottobre) e il servizio di Comunicazione e marketing (€ 27.800,00): sette le ditte invitate, solo due presentano l’offerta, la Ermes Comunicazione (ribasso 1,18+Iva) e la I-WhitePlus che si aggiudica la gara con un ribasso del 15,4677% (DD 172 del 8/08/15). Per seguire il percorso che ha portato alla cd macro area 4 è necessario il filo di Arianna; le somme del quadro economico iniziale rimaste (Attrezzature allestimenti e arredi € 75.000,00; Organizzazione e realizzazione eventi artistici € 239.800,00) confluiscono in parte nella macroarea 1 e 2 e in parte in quest’ultima che viene genericamente definita Somme a disposizione. Si legge nella relazione finale del RUP: “La quarta macroarea, ripartita in sei microaree, comprende un Convegno, una manifestazione, gli eventi e i workshop del Festival, i servizi generali di allestimenti, attrezzature e service degli eventi culturali, compresa una mostra di arte contemporanea, indagini geotecniche per la collocazione delle opere, un concorso di Architettura e gli oneri previdenziali e fiscali degli artisti” (DGM 78/2006) Il budget della mostra verrà suddiviso tra la Ermes Comunicazione (importo liquidato € 24.978,80 con un ribasso del 35,12%+Iva DD 170 dell’8/10/15) la IES allestimenti (DD 167 e 190) e la ditta Fraggetta (DD 165 del 7/10/15). L’Assessorato comunale di competenza inoltre, a seguito della mancanza di offerte pervenute e alla mancata risposta della ditta Limpido Transport, accetta il preventivo di € 13.542,00 sempre della Ermes Comunicazione che si occuperà del servizio di assicurazione e trasporto delle opere d’arte esposte nella mostra organizzata presso la Chiesa dei Cavalieri di Malta (DD 173 dell’8 ottobre). Poi ci sono i workshop, quattro ognuno composto da tre incontri, affidamenti diretti tra € 3.500 e i 5.000, i concerti, pagati tra € 5.000 e i 20.000, anche questi affidamenti diretti e il concorso di architettura, € 20.000. Sono trascorsi 18 mesi da quell’inaugurazione e cosa è rimasto di Re buiding the future? Una condanna al Comune al pagamento di 2.000 euro oltre le spese processuali da parte del TAR Catania per aver calcolato male la percentuale di ribasso nell’affidamento dell’ufficio stampa. Rimane un logo, scelto tramite i social sui vari proposti, un sito web non aggiornato e una pagina Facebook il cui ultimo post risale al luglio 2016; nulla si sa del catalogo, la segnaletica scomparsa. Le 10 sculture sono in realtà 8, una, opera di Davide Bramante, fortemente danneggiata; poche settimane fa lo scandalo del trafugamento dell’opera di Moira Ricci “Tornerai alla terra”: l’assessore Italia ha commentato: “Serve un salto culturale, uno scatto di civiltà. Finché non capiremo questo non ci sono telecamere o sorveglianza che tengano”. Servirebbe forse essere consapevoli del fallimento di un progetto (FINE). Anita Crispino
(Nella foto il direttore artistico Marco Pierini)
La prima parte della nostra inchiesta
Siracusa e Re-buiding, un mare di soldi e tante nubi