Exit poll nel Regno Unito, batosta per la May ma è prima
In base agli exit poll delle tre tv britanniche, Bbc, Sky e Itv, il premier uscente conservatore Theresa May esce sconfitta dalle elezioni anticipate che aveva convocato del 18 aprile, con l'obiettivo di ottenere una maggioranza piu' ampia per trattare da una posizione di maggiore forza la Brexit, l'uscita di Londra dall'Ue.
I Conservatori avrebbero ottenuto infatti ottenuto solo 314 seggi, ben 26 in meno rispetto a quelli conquistati da David Cameron a maggio del 2015 ma, soprattutto, gliene mancano ben 22 per raggiungere quota 326 su 650 deputati, la soglia della maggioranza assoluta ai Comuni. Parlamento che come si dice in gergo e' ora "appeso" ("Hung") ossia senza alcun partito che ha la maggioranza per cui si dovra' tornare, come nel quinquennio 2010-2015, ad un governo di coalizione con una difficilissima alchimia.
Grande balzo, ma insufficiente per conquistare il governo da soli, dei Laburisti di Jeremy Corbyn che dai 232 deputati del 2015, secondo gli exit poll, avrebbero raggiunto quota 266.
Bene i lib-dem di Tim Farron che dagli 8 deputati di 2 anni fa passano a 14. Batosta per gli scozzesi dello Scottish National Party del 'first minister' Nicola Sturgeon che da 56 seggi - tutti 'rubati' ai labusisti nel 2015 - crollano a 34, dopo l'exploit delle precedenti elezioni in cui avevano aggiunto ai soli 6 deputati del 2010 altri 50 membri dei Comuni.
Scomparsi gli eurofobici dell'Ukip di Paul Nuttal, la cui ragion d'essere dopo la vittoria al referendum della Brexit. Restano altri 22 seggi spartiti tra le formazioni Nordirlandesi e gallesi.
Dei 22 seggi rimanenti, 18 sono andati alle formazioni nordirlandesi (Sdlp, Sinn Feinn, Ulster Unionist Party), 3 ai gallesi del Plaid Cymru ed uno ai verdi.