Si apre la crisi alla Regione Siciliana, i Centristi fuori dal governo
"Il gruppo parlamentare all'Ars dei Centristi per la Sicilia, riunito oggi a Catania, ha chiesto al coordinatore nazionale Gianpiero D'Alia di uscire dal governo Crocetta rinunciando anche agli assessori regionali. La riunione del coordinamento svoltasi a Catania si e' conclusa con la sollecitazione agli assessori centristi di dimettersi e con un mandato affidato al segretario regionale Adriano Frinchi e al capogruppo all'Ars Marco Forzese di avviare le consultazioni con gli alleati. Lo rende noto lo stesso Frinchi al termine dell'incontro: "Il giudizio sull'operato dell'esecutivo e' complesso, ma soprattutto non intendiamo fare parte di una squadra il cui 'caposquadra', Rosario Crocetta, non sara' il candidato governatore. Il nostro e' un atto di chiarezza e di correttezza. Ora avvieremo il dialogo con gli alleati, in primis con il Partito democratico, con cui il rapporto rimane saldo", per fissare i punti del programma della prossima legislatura e individuare il prossimo candidato governatore della Regione. I Centristi, si legge in documento stilato a fine incontro, "ritengono che Rosario Crocetta non possa essere ricandidato alla Presidenza della Regione e, pertanto, appare corretto nei suoi confronti e nei confronti dei siciliani non continuare l'esperienza di un governo presieduto da chi non potra' guidarci nella prossima campagna elettorale. I centristi invitano gli assessori regionali a dimettersi e invitano il segretario regionale Adriano Frinchi e il capogruppo all'Ars Marco Forzese ad avviare, dalla prossima settimana, le consultazioni con il Partito democratico per fissare i punti del programma della prossima legislatura e individuare il prossimo candidato governatore della Regione".
CROCETTA: ADDIO ? SU DIGNITA' NON TRATTO
"Un atto incomprensibile, ma sulla dignita' non tratto". Lo dice all'AGI il presidente della Regione siciliana dopo la decisione dei Centristi per la Sicilia di abbandonare l'esecutivo, aprendo di fatto la crisi. "Pazienza e buon viaggio", aggiunge il governatore, "ammantano di politica una questione ben piu' grave. Fanno cerchio attorno all'assessore Pistorio la cui presenza in Giunta era ormai incompatibile dopo le intercettazioni". Il titolare della delega alle Infrastrutture era stato captato nell'ambito dell'inchiesta "Mare monstrum" mentre accusava Crocetta di volere allungare la stagione degli aliscafi per le isole minori per questioni intime. In altre avrebbe parlato di contatti con Toto' Cuffaro. Crocetta ha reagito accusandolo di omofobia e tradimento politico. "La dignita' - insiste - non e' mediabile politicamente". E ora con i Centristi fuori dal governo a pochi mesi dalle Regionali del 5 novembre? "Io vado avanti fino alla fine, questo e' certo, devo concludere il mio lavoro. Dicono che non saro' il candidato presidente? Parlino pure...".