Macron stravince anche all'Assemblea nazionale
Fa l'en plein Emmanuel Macron: conquistato l'Eliseo porta a casa anche l'Assemblée Nationale, con una maggioranza di seggi di 350 seggi secondo Elabe per Bfm-Tv, alle 23:30. Dopo la valanga di una settimana fa e le previsioni di uno tsunami elettorale, però, i francesi gli impongono una correzione e lasciano in vita gli altri partiti. Battuti e divisi, i Républicains restano in piedi con 136 deputati. Numeri mai visti prima per l'astensione, ormai al 56%.
I socialisti sono decimati ma non scompaiono come si temeva. Nel nuovo emiciclo ce ne saranno 46, ma il segretario Jean-Christophe Cambadelis non ha atteso neppure le prime proiezioni per dimettersi. Marine Le Pen - nonostante il Front National non conquisti neppure i 15 deputati necessari per formare un gruppo parlamentare - riesce laddove per due volte aveva fallito, ed entra in Parlamento insieme con il compagno, Louis Aliot. Resta fuori il suo avversario interno, il vicepresidente Florian Philippot ma entrano in parlamento 8 rappresentanti del partito. L'impresa di formare un gruppo riesce invece ai radicali di gauche di Jean-Luc Melenchon, che avranno 26 rappresentanti. "I francesi sono entrati oggi in uno sciopero generale civico" ha commentato Mélenchon, parlando di maggioranza "senza legittimità" e arrivando ad auspicare un "referendum per sapere se i francesi vogliono essere governati da questa minoranza".