Inchiesta sul nuovo ospedale di Ragusa, al vaglio i collaudi
Riguarda il settore tecnico al momento l'inchiesta sul nuovo ospedale di Ragusa. Quattro consulenti tecnici d'ufficio sono stati nominati dalla Procura nell'ambito dell'indagine coordinata dal sostituto Gaetano Scollo e delegata ai militari della Guardia di finanza, con al centro i collaudi degli impianti d'aria forzata. Acquisiti gli atti funzionali a verificare se le opere e i collaudi siano avvenuti a regola d'arte. Intanto, i trasferimenti dai due ospedali (il Civile in fase di dismissione e il Paterno' Arezzo) stanno subendo dei rallentamenti. L'Azienda sanitaria provinciale attenderebbe il via libera per il trasferimento dei pazienti.
Il prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi ha mandato una nota ai vertici dell'Asp con la quale si richiede contezza e dettagli - a stretto giro - in merito alle procedure ed alla tempistica dei trasferimenti dei reparti dagli ospedali Maria Paterno' Arezzo e Civile al nuovo ospedale "Giovanni Paolo II" al fine di garantire la massima assistenza alla popolazione. Questo avviene alla luce della preoccupazione riguardante l'inchiesta della magistratura iblea sui collaudi. L'Asp ha spiegato: "La direzione generale in merito alle indagini affidate dalla Procura alla Guardia di finanza rinnova la massima disponibilita' nel collaborare con la Magistratura. Precisa che non c'e' stata nessuna apposizione dei sigilli nel nuovo presidio, ma soltanto la concessione in uso dedicato di una stanza dove la stessa Guardia di finanza ha depositato il materiale che ha ricevuto dall'Asp per le indagini. Per quanto riguarda, invece, il trasferimento lo stesso ha subito, di contro dei rallentamenti anche se le operazioni sono in pieno svolgimento. La direzione ha posto in essere una intensa attivita' di programmazione volta all'attivazione del Nuovo Ospedale di Ragusa 'Giovanni Paolo II' con un'ampia condivisione di tutti gli attori afferenti ai diversi profili professionali amministrativi, tecnici e sanitari". La direzione specifica anche che "le attivita' sono state avviate con linee guida e protocolli procedurali volti alla salvaguardia delle attivita' assistenziali - afferma il manager Maurizio Arico' - demandando la gestione delle eventuali urgenze alle pari specialita' presenti nelle altre strutture aziendali, segnatamente presidi ospedalieri di Modica e Vittoria; in merito alle specialita' non presenti in altre strutture aziendali, sono state allertate l'Asp di Siracusa e diverse Aziende Ospedaliere insistenti nel territorio di Catania". Il trasferimento procede con un lieve slittamento: "Le attivita' di trasferimento sono cominciate martedi' 20 giugno con il trasferimento di arredi ed attrezzature, quale adempimento prodromico all'accoglienza dei pazienti. Inoltre, al fine di facilitare e rendere snello il processo, i direttori delle varie Unita' Operative interessate hanno, con apposita programmazione, provveduto a completare il percorso assistenziale dei pazienti presenti in reparto, che hanno cosi' potuto essere dimessi". Il manager dell'Asp "rassicura la collettivita' sul funzionamento complessivo del sistema di assistenza ospedaliera nell'intero territorio del Libero Consorzio Comunale di Ragusa: in particolare, tutti i pazienti che hanno sviluppato problemi gravi o urgenti, sono stati regolarmente assistiti nelle strutture aziendali".