Siracusa, interrogatori di garanzia per la tentata estorsione a Gennuso
Interrogatori di garanzia questa mattina a Siracusa per i quattro arrestati dalla polizia a Pachino e Portopalo per la tentata estorsione all'azienda agricola del deputato all'Ars, Pippo Gennuso. Il gip Andrea Migneco ha sentito i fratelli Aprile di Portopalo, Giovanni, Giuseppe e Claudio e Salvatore Midolo, l'unico che si trova agli arresti domiciliari. Quest'ultimo assistito dagli avvocati Paolo e Luigi Caruso Verso ha negato ogni addebito. Midolo avrebbe detto che lui non c'entra niente con l'estorsione di essere stato contattato da un imprenditore agricolo di Ispica, del quale ha fatto nome e cognome, conoscente dell'onorevole Gennuso per capire chi si fosse impossessato del Bobcat e di Fiat Daily. Midolo ha aggiunto di avere chiesto a questo imprenditore agricolo di volere essere riportato a casa, perchè di questa storia non voleva saperne nulla.
Anche Giovanni, Giuseppe e Claudio Aprile (difesi dall'avvocato Gurrieri) si sono protestati innocenti alle contestazioni del gip e di non avere chiesto alcun pizzo al deputato.
Secondo l'accusa i presunti estorsori avrebbero chiesto al deputato 10 mila euro per la restituzione dei mezzi rubati. Le indagini del Commissariato di polizia di Pachino poi avrebbero portato all'arresto dei quattro indagati. L'avvocato Luigi Caruso Verso ha fatto sapere che nei prossimi giorni chiederà la remissione in liberà per Salvatore Midolo.