Palermo, la casa torna ad essere un investimento: decollano gli affitti turistici e ripartono i mutui
Il primo segnale positivo era arrivato alla fine dell’inverno, quando erano stati presentati i risultati degli studi delle associazioni di settore sui primi due mesi dell’anno che segnalavano un buon andamento del mercato immobiliare in Sicilia, con un 4,2%, relativo all’acquisto di abitazioni, e un 5,7% in più, sui prezzi delle stesse, rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. Il mattone torna, dunque, a essere un buon investimento per i siciliani, dopo la severa recessione che ha avuto inizio nell’ormai lontano 2006 e che ha praticamente bloccato a livello nazionale le compravendite immobiliari e messo in ginocchio il settore dell’edilizia. C’è di più, però. È dell’inizio di questo mese la conferma, da parte dei maggiori siti di riferimento nel settore dei mutui, che la crescita riguarda non solo l’ambito residenziale, ma anche, e forse soprattutto, quello del puro investimento, ovvero dell’acquisto di abitazioni con l’obiettivo di affittarle. Si registra, infatti, anche una risalita dei profitti relativi ai canoni di locazione, che rosicchiano, a livello nazionale, uno 0,6% rispetto a quattro anni fa e confermano un trend positivo costantemente in crescita. Cambia però il target a cui ci si rivolge, perché se una volta si affittava a famiglie o a studenti, con contratti di locazione a medio-lungo termine, oggi si preferisce rivolgersi ai turisti, complice anche la crisi del settore alberghiero, causata da un’offerta turistica sicuramente da incentivare e migliorare, ma, soprattutto, dalla potente concorrenza delle nuove realtà del settore dell’ospitalità come Airbnb, Wimdu e HomeAway. Per le città a vocazione turistica, dunque, si aprono nuove opportunità e Palermo sembra l’abbia compreso molto bene. A fronte di una maggior richiesta turistica, dovuta molto probabilmente anche al prestigioso riconoscimento ottenuto all’inizio dell’anno che la designa “Capitale della Cultura 2018”, s’impennano, infatti, le richieste di mutui per l’acquisto di immobili, crescendo nell’ultimo trimestre del 2016, come da dati forniti dalla Banca d’Italia ad aprile di ben 11,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,. I siciliani tornano, dunque, a comprare casa e l’80% lo fa accendendo un mutuo ipotecario a medio-lunga scadenza. La maggior parte dei richiedenti si fida ancora della sicurezza garantita da un mutuo a tasso fisso (vedi http://www.calcoloratamutuo.org/guida/mutui-tasso-fisso) , che blocca l’importo per tutta la durata del finanziamento, tra i migliori segnaliamo Mutuo Valore Italia di UniCredit, ma le previsioni segnalano un futuro probabilmente diverso, in cui il tasso variabile, più rischioso ma potenzialmente più conveniente, avrà il sopravvento, visto che l’Eurirs sta aumentando e il trend non sembra variare. Nell’immediato futuro un’ottima alternativa può essere rappresentata dal mutuo a tasso misto, che consente di cambiare tipo di tasso, da fisso a variabile o viceversa, in determinati momenti della durata del finanziamento.