Vittoria, picchia la compagna e le provoca una frattura: arrestato
"Fratture multiple massiccio facciale" e prognosi di 45 giorni, salvo complicazioni: questo il contenuto del referto medico col quale i medici del pronto soccorso dell'ospedale di Vittoria, si sono pronunciati prestando le cure ad una giovane rumena. La segnalazione per "lite in famiglia" era giunta al 113 e le Volanti del commissariato di polizia di Vittoria sono arrivate tempestivamente sul posto, un'abitazione del centro cittadino. La porta era aperta e all'interno della camera da letto la scena che si e' presentata ai poliziotti e' stata drammatica: riversa sul giaciglio una giovane donna romena in preda a fortissimi dolori, col volto tumefatto e con evidenti segni di fratture ossee, adagiato accanto a lei il figlioletto di appena quattro mesi. Ad aggredirla il compagno, padre del piccolo, che con una violenta manata le aveva procurato quelle gravi lesioni. L'uomo stava in corridoio, agitato e trafelato. I poliziotti lo hanno bloccato e ammanettato. Sono stati necessari l'intervento del 118 e poi le cure e l'attivazione del codice rosa. La donna e' stata portata in ospedale dove e' stata sentita dai poliziotti. Immediato e' stato l'intervento delle volontarie dell'Associazione "Il filo di seta" per l'assistenza alla donna vittima di violenza ed al neonato. L'uomo e' stato condotto in Commissariato, ha 30 anni ed ha precedenti di polizia per il reato di rissa. Dopo il fotosegnalamento di Polizia Scientifica e' stato tratto in arresto. E' ritenuto responsabile di lesioni personali gravi ai danni della compagna convivente. La lite sarebbe scoppiata per futili motivi; la donna aveva rimproverato l'uomo perche' la notte prima era stato fuori casa ed era rientrato in tarda mattinata completamente ubriaco. No sopportando di essere rimproverato, lui l'aveva colpita al viso con un violento ceffone. La vittima, nonostante le gravi lesioni, ha rifiutato il ricovero per la necessita' di accudire il bimbo neonato e si e' rifiutata di sporgere denuncia contro l'uomo (peraltro inutile in questo caso in cui la procedibilita' e' prevista d'Ufficio) per il timore che l'uomo, una volta arrestato non potesse piu' lavorare e provvedere al mantenimento suo e del figlioletto . Ha comunque implorato i poliziotti affinche' all'uomo venisse impedito di avvicinare lei ed il bambino. L'associazione "Il Filo di Seta" ha preso in carico la situazione ed ha assicurato ogni possibile assistenza e sostegno