Stipendi ai Comunali di Modica, l'ira del Pd: Grassiccia si dimetta
“stare qui a piagnucolare per nemmeno un mese di arretrato (ero già informato che settimana prossima verrà erogata una mensilità ai dipendenti dalla cassa comunale). Lamentarsi per due mensilità arretrate ad oggi…si vergogni lei. Io che lavoro da 18 anni non so cosa sia percepire il compenso dai molti clienti con puntualità, assegni vuoti…credito a 1-2 anni…col serissimo rischio di rimanere per strada. E lei mi viene qui a fare la morale e a giudicare? Ma vada a lavorare…che forse manco sa cos’è il lavoro…e sono certo che se lei è veramente un impiegato comunale il suo operato sarà carente come la critica che mi ha dedicato!”.
"Questo parziale commento rilasciato dal consigliere Giuseppe Grassiccia nei confronti di un dipendente comunale, colpevole di aver lamentato il ritardo nel pagamento di due mensilità del proprio compenso lavorativo, ci lascia basiti ma certamente non sorpresi". Lo afferma il segretario di Modica del Pd, Giovanni Spadaro che prosegue: " Siamo abituati alle esternazioni poco felici del Consigliere di maggioranza e riteniamo che le stesse non meriterebbero alcun commento (vista anche la pochezza delle parole espresse) se non fosse perché, in egual modo, non ci siamo ancora abituati alle mancate prese di distanza del sindaco sia ai commenti recenti sia a quelli passati quando il Nostro si dilettava a dispensare consigli di stampo razzista a un’ex ministra di colore. Vorremmo sinceramente capire, dati gli elogi che il consigliere non manca di far arrivare al proprio sindaco a dimostrazione di una vicinanza politica quotidiana - prosegue Spadaro - se il primo cittadino e la sua maggioranza condividono il giudizio che il suo prode ha oggi riservato ai dipendenti comunali. Vorremmo capire se il mancato pagamento degli stipendi comunali, delle società partecipate, delle cooperative e di tutto l’indotto sia dovuto a una crisi finanziaria che il sindaco e la sua maggioranza oltretutto continuano a negare e sottovalutare, o sia invece figlio di tali pregiudizi che ritengono i lavoratori pubblici dei fannulloni capaci solo di lamentarsi e piagnucolare e incapaci di affrontare le intemperie della vita qualora la riscossione dello stipendio non sia puntuale. Nella speranza, seppur flebile, che il primo cittadino, nel rispetto dei lavoratori, prenda le distanze dalle opinioni espresse dal suo consigliere, noi consigliamo a quest’ultimo di considerare la possibilità di rassegnare le proprie dimissioni. Grassiccia prenda atto che il ruolo istituzionale di cui è investito richiede non solo le capacità di porre soluzioni alle problematiche che la società pone ma anche una responsabilità morale ed etica che presuppone il rispetto dei cittadini che si governano e dei lavoratori che si amministrano".
(Nella foto il consigliere comunale Giuseppe Grassiccia)