Incendi in Sicilia, il monito dei sindacati: "Ignorato il nostro allarme sulla prevenzione"
"Le prese di posizione e l'improvviso interesse di soggetti politici e istituzionali, in queste ore, riguardo alle condizioni del servizio antincendio lascia basiti. Ci chiediamo ad esempio, dove questi stessi soggetti fossero quando manifestavamo preoccupazione per il ritardo nell'approvazione del bilancio o quando, a fine maggio, abbiamo lanciato il grido d'allarme sui ritardi nella preparazione della campagna antincendio e chiesto alla politica di intervenire. O ancora, dove fossero queste persone quando qualche funzionario, con atteggiamento arrogante, metteva in discussione i piu' elementari diritti contrattuali dei lavoratori dell'antincendio e il 14 giugno quando abbiamo preteso dall'assessore di fare partire entro 24 ore il servizio. E' chiaro che cosi' non si puo' andare avanti".
Lo scrivono, in una nota congiunta, i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali Alfio Mannino, Calogero Cipriano e Nino Marino che chiedono al governo regionale di riaprire immediatamente il tavolo sul riordino del settore forestale tenendo conto delle proposte dei sindacati,finora inascoltate. "Deve ad esempio fare riflettere - affermano i segretari di Flai, Fai e Uila - il fatto che piu' del 90% degli incendi di questi giorni si sia sviluppato fuori da aree demaniali forestali: questo sottolinea che dove il territorio viene governato e' piu' sicuro e protetto, per questo va ampliato l'ambito di competenza della forestale e l'ambito di intervento dei lavoratori forestali. Chiediamo - dicono Mannino, Cipriano e Marino - di discutere delle ipotesi di intervento che proponiamo, per avere un territorio meno degradato e piu' curato e meno esposto agli incendi".