Hotspot a Palermo e Siracusa, il no di Orlando e di due deputati all'Ars
"Il quadro di provvedimenti proposti in queste ore, tra cui quello della realizzazione di nuovi hotspot, moderni nomi dei centri di schedatura, detenzione ed espulsione, nulla hanno a che vedere con le esigenze di alleggerire la pressione sulle citta' e le regioni che hanno mostrato in questi anni capacita', cultura e pratica dell'accoglienza e della solidarieta'. Per quanto riguarda il Comune di Palermo, continueremo pur tra difficolta' e limiti a fornire ogni collaborazione, ma non possiamo che manifestare la nostra contrarieta', pronti ad opporci in ogni sede a che la nostra citta' sia luogo di uno di questi centri, che certamente sono incompatibili con la nostra storia, prassi e cultura". Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Non sono d'accordo per l'hotspot a Siracusa anche i parlamentari all'Ars, Pippo Gennuso ed Enzo Vinciullo. "L'Europa non vuole i migranti ed il governo italiano li spedisce in Sicilia. L'apertura di altri due nuovi hotspot nell'Isola, a Palermo e Siracusa, è inaccettabile". Lo afferma Pippo Gennuso che dice no all'apertura di un hotspot nel Siracusano. "E' diventato un gioco al massacro, nessuno vuole i migranti e la Sicilia li accoglie a braccia aperte. Posso capire la solidarietà, l'accoglienza, ma questa regione, unica a pagare il prezzo più alto per gli sbarchi incessanti di cittadini che arrivano dall'Africa, non è in grado di sostenere questa emorragia che è inarrestabile. Mi auguro che quando il ministro degli Interni comunicherà la sua decisione al Parlamento, i deputati siciliani facciano una netta opposizione. La cosa più assurda in tutta questa vicenda, è che soltanto il Mezzogiorno d'Italia accoglie. Da Roma in su c'è un muro contro l'immigrazione. Già nell'Isola esistono gli hotspot di Lampedusa, Pozzallo e Trapani, adesso si dovrebbero aggiungere pure Palermo e Siracusa. Ribadisco che si tratta di una provocazione. La provincia di Siracusa con il porto di Augusta ha il trsite record di avere visto sbarcare tredicimila persone dall'inizio dell'anno".
Il parlamentare fa una brevissima constatazione. "Non dico cose inedite, ma nell'inchiesta di Mafia Capitale, mentre il boss viene intercettato dice che l'affare dei migranti vale molto di più della droga. Qui il Cara di Mineo è l'esempio lampante del malaffare. Un finto sistema dell'accoglienza che serve a fare soldi ed a garantirsi voti".
Così Vinciullo: " Cinque hotspot su dieci significa che il 50% degli arrivi dovranno poi necessariamente essere convogliati sulla Sicilia, cosa che non può continuare. Di conseguenza, la provincia di Siracusa dice “no grazie” a questo regalo, lo restituiamo a chi lo vorrebbe fare, ricordando che non è possibile che quando bisogna dare la provincia di Siracusa sia la prima e quando bisogna ricevere la provincia id Siracusa è l’ultima fra le ultime. Del resto, se il porto di Augusta non è idoneo ad ospitare la sede dell’Autorità di Sistema Portuale per una serie di deficienze denunciate a gran voce da tanti, le stesse mancanze le avrà sicuramente nell’accogliere gli extracomunitari, pertanto, dal momento che il porto di Catania è sicuro, affidabile, ecc. si trasferisca nel porto della città etnea tutto il traffico che, fino ad oggi, è stato concentrato su Augusta. Si eviterà, così - ha concluso Vinciullo - di fare 2 pesi e 2 misure".