Morto a Castelvetrano il boss Vito Gondola: lo chiamavano "Coffa"
E' morto nell'ospedale di Castelvetrano il boss di Mazara del Vallo (Trapani), Vito Gondola di 79 anni, chiamato "Coffa". Arrestato nell'operazione antimafia "Ermes" nell'agosto 2015, l'uomo non ha mai potuto presenziare alle udienze del suo processo a causa di una malattia grave. Reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo - ne aveva ereditato le redini dopo la morte del boss Mariano Agate - fu arrestato perche' ritenuto il vertice di una rete informativa nata per comunicare attraverso i pizzini con il latitante Matteo Messina Denaro. La sua masseria in contrada Lippone, secondo le indagini, veniva utilizzata per scambiarsi i pizzini. L'operazione, condotta dalla Dda di Palermo ed eseguita dalle Squadre mobili di Trapani e Palermo, con il coordinamento del Servizio centrale operativo, aveva ricostruito l'intero circuito del tradizionale sistema di comunicazione utilizzato all'interno di Cosa nostra, fino all'interruzione in corrispondenza della collaborazione con la giustizia di Lorenzo Cimarosa, cugino acquisito del latitante. Assieme a lui furono arrestate altre dieci persone, tra cui Domenico Scimonelli prestanome di Messina Denaro, originario dalla Svizzera e tuttora imputato davanti la Corte d'Assise del Tribunale di Trapani per aver ordinato l'omicidio di una uomo nel 2009. Secondo le indagini Vito "Coffa" sarebbe stato coinvolto nella spartizione degli appalti per i lavori del parco eolico "Vento di Vino". Attualmente Gondola era imputato assieme ad altre quattro persone (Sergio Giglio, Ugo Di Leonardo, Giovanni Mattarella e Leonardo Agueci) dinanzi al Tribunale di Marsala e nella prossima udienza e' prevista l'audizione di due testi individuati dal pubblico ministero. Il giudice il 24 luglio dichiarera' l'estinzione del reato per morte dell'imputato.