Caos politico a Floridia, pure Fabiana Gallo corre per la presidenza dell'Aula
E' durata appena un quarto d'ora la riunione dei 10 consiglieri che solo sulla carta farebbero parte della maggioranza che dovrebbe sostenere il nuovo sindaco di Floridia, Gianni Limoli. Doveva essere una riunione chiarificatrice invece è stato un replay della seduta farsa del consiglio comunale di ieri sera. Un debutto dell'Aula che segna una pagina nera per la politica floridiana, che non riesce a trovare la quadra per eleggere il presidente ed il vice dell'organo di rappresentanza popolare. C'è una spaccatura all'interno della presunta maggioranza che appare insanabile. Se ieri il consigliere Peppe Tata, che assieme a Rosalba Piricò fanno parte del gruppo che fa riferimento al deputato all'Ars, Pippo Gennuso, aveva chiesto il time out per una verifica, (ma tutti gli assessori e la maggior parte dei consiglieri hanno sponsor politici, Pippo Gianni, Enzo Vinciullo e il sindaco di Priolo Antonello Rizza che ha preteso un assessorato) oggi in riunione sarebbe stato più esplicito al vertice dove non sono stati invitati gli assessori, fatta eccezione per Marco Carianni, che ha il doppio ruolo di consigliere - assessore. Tata avrebbe chiesto ai presenti di votare martedì sera in avvio di consiliatura, Fabiana Gallo, lasciando gli ultimi due anni e mezzo a Sandro Beltrami. Si tratterebbe di un'inversione di staffetta che era stata concordata nella riunione di lunedì scorso. Su Fabiana Gallo potrebbero convergere quattro voti, ma gli altri sei sarebbero orientati a votare Beltrami. Insomma la partita è in alto mare e la questione non è più floridiana, perchè si gioca nelle segreterie politiche dei deputati. Insomma al momento non ci sono i voti per eleggere nè Gallo, nè Beltrami, nè possono sperare in un soccorso dei cinque consiglieri dell'opposizione che martedì nelle dichiarazioni di voto esprimeranno il loro candidato, fatta eccezione dei 5 Stelle che al debutto dell'aula hanno dato una mano alla maggioranza chiedendo al Consiglio di votare per il rinvio. Questo baillame, però, non deve turbare il quieto vivere del sindaco. Limoli è stato chiamato dai floridiani per amministrare con i suoi collaboratori di giunta e non di occuparsi di consiglio comunale o di riunioni di vere o false maggioranze. Il suo predecessore, del resto, ha governato per 5 anni senza avere il favore dell'Aula.