Castell'Umberto, sì dei sindaci a presidi all'hotel dei migranti
Non si fermano le polemiche per l'arrivo di 50 migranti ospitati in un ex albergo alle porte di Sinagra, in provincia di Messina. Vincenzo Lionetto Civa, sindaco di Castell'Umberto, un Comune confinante, aveva sollevato la protesta ed oggi si è svolta un'assemblea di una quarantina di sindaci dei Nebrodi che si sono riuniti in un coordinamento. L'incontro era previsto davanti al cancello dell'albergo ma, a causa del peggioramento delle condizioni atmosferiche, c'e' stato un forte temporale, la riunione e' stata spostata nell'aula consiliare del Comune di Castell'Umberto. "Non siano contro i migranti ma contro il modo e la forma con cui ne sono stati mandati 50", spiega Salvatore Castrovinci, sindaco di Torrenova, Comune dei Nebrodi vicino a Castell'Umberto. "Siamo per una distribuzione equa dei migranti - prosegue - siamo pronti all'accoglienza ma come prevede la circolare ministeriale di 2,5 migranti per ogni mille abitanti , il paese di Castell'Umberto era pronto per accogliere i sette migranti che spettano dalla circolare ma da sette a cinquanta penso che ci sia una notevole differenza, e' impensabile che un Comune di tremila abitanti possa garantire la sicurezza dei migranti stessi e dei cittadini e la protesta e' proprio per questo".
L'assemblea ha deciso di fare dei presidi, ma non blocchi, fino a quando i primi cittadini verranno ricevuti dal prefetto di Messina.