Ttruffe all'Inps: altri due indagati ad Enna per autoriciclaggio
Operazione "Eldorado": non si fermano le indagini della Guardia di finanza nell'ambito del blitz scattato nel maggio 2016, che aveva individuato una colossale truffa ai danni dell'Inps per oltre 3.600.000 euro, commessa da un imprenditore agricolo di Barrafranca. Le Fiamme gialle avevano analizzato la documentazione relativa all'assunzione di circa 400 falsi lavoratori che avevano indotto l'istituto di previdenza al pagamento di indennita' non spettanti a titolo di disoccupazione agricola, malattia e maternita'. Le successive indagini, coordinate dal Comandante provinciale di Enna, hanno poi dimostrato come i proventi illeciti della truffa, messa in piedi gia' a partire dal 2009 dall'imprenditore e dalla sua convivente siano stati impiegati in attivita' economiche. La donna, denunciata per truffa in concorso nella prima fase dell'operazione, era risultata essere titolare di un'impresa agricola che in realta' serviva solo ad acquistare immobili e terreni precedentemente sequestrati al compagno e finiti all'asta, nonche' ad acquistare mezzi meccanici impiegati solo nell'azienda agricola del convivente promotore della frode all'Inps. L'imprenditore agricolo aveva proceduto all'assunzione solo sulla carta di centinaia di lavoratori. In questo modo la coppia aveva distratto soldi di provenienza illecita, perche' risultati essere i proventi della truffa, impiegandoli in un'attivita' economica rivelatasi a seguito delle indagini solo una copertura. I finanzieri hanno cosi' denunciato l'imprenditore agricolo per il reato di autoriciclaggio e la convivente per quello di favoreggiamento reale: l'uomo ha infatti impiegato in attivita' economiche e investimenti parte dei profitti realizzati con la truffa, utilizzando come schermo la convivente che aveva avviato dal 2013, solo formalmente, un'attivita' imprenditoriale. Ai raggi x numerose operazioni finanziarie effettuate dalla coppia utilizzando i loro conti e dai quali e' emerso che le risorse per gli investimenti della convivente sono state procurate dallo stesso organizzatore della truffa che "di fatto" ha gestito l'intero patrimonio immobiliare, tra i quali i terreni utilizzati per le dichiarazioni delle giornate lavorative. Contestualmente, sono stati acquistati diversi mezzi agricoli e per movimento terra: mezzi utilizzati per potere effettuare committenze di lavori in appalto, successivamente tutti subappaltati al convivente.