Tregua sui migranti dai sindaci dei Nebrodi: un tavolo di confronto
Il sistema Sprar, un tavolo tecnico e la diminuzione del numero dei migranti nell'ex albergo di Castell'Umberto (Messina). Sullo sfondo la richiesta e le rassicurazioni circa un percorso condiviso nell'accoglienza. E' quanto emerso dalla lunga riunione che si e' svolta alla prefettura di Messina per affrontare la questione dell'accoglienza dei migranti, dopo la clamorosa protesta dei primi cittadini dei giorni scorsi. Alla riunione hanno preso parte il prefetto Francesca Ferrandino, numerosi sindaci dell'area nebroidea, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza, il questore e Renato Accorinti, sindaco metropolitano. Si e' arrivati un'intesa con la quale i sindaci hanno concordato sulla necessita' di attivare il sistema Sprar, considerata l'importanza strategica di questo tipo di accoglienza come strumento per una integrazione efficace. Intanto diminuira' la presenza di immigrati nella struttura di Sinagra, l'ex albergo dove erano stati alloggiati 50 immigrati che in un primo momento erano destinati a Meri'. E' stato istituito anche un tavolo permanente di confronto del quale fara' parte anche una delegazione dei sindaci dell'area nebroidea; qui saranno sottoposte le varie criticita' che in questa fase dovessero pervenire. Per quanto riguarda la gara in corso e' stata prevista una presenza dei sindaci al momento dell'espletamento della gara e rappresentanti dei Comuni nebroidei saranno presenti ai sopralluoghi.
L'istituzione del tavolo tecnico permanente, afferma il sindaco di Castell'Umberto Vincenzo Lionetto Civa, capofila della protesta degli amministratori dei Nebrodi, "e' un risultato importante. Questo vuole dire che tutte le questioni legate al processo di accoglienza, d'ora in poi, passeranno da qui, dal confronto con noi. Un grosso successo, perche' cio' che abbiamo detto in questi giorni, respingendo l'accusa di razzismo, e' che vogliamo programmare l'accoglienza su tutto il fronte". Il prefetto, ha aggiunto, durante la riunione, "si e' relazionato in continuazione con il ministero dell'Interno e la prefettura si e' impegnata ad ascoltare tutto il territorio: c'e' piena sensibilita' su questo punto da parte del prefetto e del ministero". Si tratta di un "modello" che "si vuole estendere a tutto il territorio, anche nell'area jonica, nel barcellonese e nel milazzese". Questo significa per Civa "che le nostre non erano battaglie vuote e grette, ma finalizzate a fare in modo che questo fenomeno sia regolamentato e gestito in modo condiviso. E siamo riusciti a dimostrare che le strutture devono essere adeguate e a norma. L'hotel dove erano stati sistemati 50 migranti, sara' alleggerito e sottoposto a una ulteriore verifica di idoneita'. Ha vinto il buonsenso e la programmazione".