Gennuso: Esso e Isab risarciscano i territori del Siracusano
"Lo avevamo denunciato da anni che l'aria era irrespirabile nel quadrilatero della morte, Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta. Oggi la magistratura di Siracusa ha dato ragione a quanti abbiamo denunciato distruzione e morte". A complimentarsi con la Procura di Siracusa, è il parlamentare all'Ars del Gruppo Pid - Grande Sud, on. Pippo Gennuso. "I magistrati si sono avvalsi della collaborazione di esperti che hanno stabilito che i colossi petroliferi inquinano e che adesso debbono adeguarsi alle prescrizioni imposte dalla magistratura e nei tempo stabiliti. Spero che il provvedimento di sequestro del Gip di Esso Augusta e Isab Nord e Sud di Priolo, non diventi un mezzo di ricatto nei confronti dei lavoratori. Per mezzo secolo hanno seminato un disastro ambientale ed è giusto che paghino con un lauto risarcimento, Poi - aggiunge Gennuso - serve un intervento del governo centrale e dell'Europa per stanziare le somme necessarie per avviare le opere di bonifica nel quadrilatero della morte".
AMODDIO E DI MARCO (PD): IL PROFESSOR SCIACCA SI DIMETTA
"La questione ambientale a Siracusa va affrontata in maniera concreta senza sminuire le problematiche”. Lo dichiarano il deputato nazionale Sofia Amoddio e il deputato regionale Marika Cirone Di Marco del Partito Democratico. “Recentemente, durante la presentazione del Rapporto Ambiente 2016, il prof. Salvatore Sciacca, presidente del CIPA (Consorzio Industriale Protezione Ambiente) avente come soci i dirigenti delle industrie presenti nel petrolchimico, ha illustrato i dati acquisiti dalle centraline della rete di proprietà del CIPA dichiarando che le sostanze odorigene (principalmente i derivati del solfuro di idrogeno e gli idrocarburi non metanici), avvertite quasi giornalmente dalla popolazione, non rappresentano una fonte di pericolo per la salute umana ma solo un disagio, un fastidio che deve essere eliminato”. “Queste dichiarazioni – proseguono Amoddio e Di Marco - lasciano sgomenti soprattutto se si fa riferimento a quanto riportato nel rapporto di ARPA della qualità dell’aria relativo al 2015 e reso noto nel luglio del 2016, in cui si evidenziava la potenziale pericolosità di queste sostanze sulla salute umana, pericolosità che deve ancora essere ulteriormente approfondita mancando una letteratura scientifica adeguata che permetta di stabilirne limiti e valori di soglia”. “A conferma di ciò, nei tavoli e protocolli prefettizi che si sono avuti negli ultimi anni era stato chiesto all’Azienda Sanitaria Provinciale di occuparsi dell’incidenza delle sostanze non normate sulla salute dei cittadini, compito che l’ASP non ha mai portato a termine tanto che ha indotto l’ARPA di Siracusa a richiedere il coinvolgimento diretto del Ministero della Salute per comprendere meglio la pericolosità di queste sostanze odorigene”.
"Dichiarare contestualmente che le sostanze odorigene non sono fonte di pericolo e che nel petrolchimico potrebbero essere presenti aziende che producono sostanze di cui si sconosce la quantità e la qualità e che potrebbero essere responsabili di questi problemi è un controsenso aberrante”. “Oggi grazie al controllo delle centraline pubbliche, abbiamo più contezza di quali sostanze e da quali impianti vengono immesse”. “Riteniamo – proseguono Amoddio e Di Marco - che il prof. Salvatore Sciacca, ricoprendo le cariche di presidente del CIPA, finanziato dalle grosse aziende del petrolchimico e di direttore del Registro Tumori Integrato della Sicilia Orientale, sia in grave conflitto d’interessi”. “La minimizzazione del problema inquinamento nella provincia di Siracusa e l’evidente conflitto di interesse in cui il prof. Salvatore Sciacca si trova, sono tali da richiedere le sue immediate dimissioni dal ruolo di responsabile del Registro Tumori Integrato della Sicilia Orientale”. “Un territorio martoriato dal punto di vista ambientale come quello siracusano richiede che le persone che svolgano ruoli fondamentale nella gestione della salute pubblica siano immuni da qualsiasi ombra”. “È necessario che i cittadini, preoccupati per la loro salute, si fidino delle istituzioni e l’atteggiamento e le posizioni ambigue di alcune figure, non contribuisce a rinforzare tale la fiducia”.