Il Papa: vietato giudicare chi si salva e chi no
"In questo mondo il bene e il male sono talmente intrecciati, che e' impossibile separarli ed estirpare tutto il male. Solo Dio puo' fare questo, e lo fara' nel giudizio finale". Lo ha affermato Papa Francesco che nella breve catechesi che ha preceduto l'Angelus, ha messo in guardia da "una Chiesa di 'puri', che pretende di giudicare prima del tempo chi sta nel Regno di Dio e chi no".
Secondo Francesco, "con le sue ambiguita' e il suo carattere composito, la situazione presente e' il campo della liberta' dei cristiani, in cui si compie il difficile esercizio del discernimento. Si tratta dunque di congiungere, con grande fiducia in Dio e nella sua provvidenza, due atteggiamenti apparentemente contradditori: la decisione e la pazienza".
Francesco ha commentato per i fedeli di piazza San Pietro la parabola del grano e della zizzania sottolineando che "Gesu' ci insegna un modo diverso di guardare il campo del mondo, di osservare la realta'. Siamo chiamati a imparare i tempi di Dio e anche il suo 'sguardo'". Infatti, ha scandito, "grazie all'influsso benefico di una trepidante attesa, cio' che era zizzania o sembrava zizzania, puo' diventare un prodotto buono. E' la realta' della confessione e la prospettiva della speranza!". "Ci aiuti - ha poi concluso Francesco - la Vergine Maria a cogliere nella realta' che ci circonda non soltanto la sporcizia e il male, ma anche il bene e il bello, a smascherare l'opera di Satana, ma soprattutto a confidare nell'azione di Dio che feconda la storia".