Paolo Nespoli per la terza volta sulla Stazione spaziale
L'astronauta Paolo Nespoli è entrato nella Stazione spaziale internazionale (Iss). Il portello è stato aperto due ore dopo l'aggancio della Soyuz, una volta ultimati tutti i controlli a bordo della navetta e per equilibrare la pressurizzazione tra la Soyuz e la Iss
La navetta russa Soyuz si è agganciata alla Stazione Spaziale. Lanciata dalla base russa di Baikonur alle 17,41, è arrivata a destinazione in circa sei ore, compiendo quattro orbite. Poil'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e i suoi compagni di equipaggio, il russo Sergey Ryazansky e l'americano Randy Bresnik, hanno eseguire una serie di test che li hanno impegnati per due ore, come controlli elettrici, di eventuali perdite d'aria e sulle connessioni. Solo alla fine di queste operazioni è stato aperto il portello che ha permesso ai tre astronauti di entrare nella Stazione Spaziale.
Il lancio della navetta russa, avvenuto puntualmente dalla base russa di Baikonur, ha segnato l'inizio della missione Vita, dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Con l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) viaggiano sulla Soyuz il russo Sergey Ryazansky, al comando della navetta, e l'americano Randy Bresnik. Il viaggio per raggiungere la Stazione Spaziale dura sei ore.
Per la terza volta Paolo Nespoli è in orbita. La sua missione, Vita, lo ha portato di nuovo sulla Stazione Spaziale per altri 139 giorni, che si sommano ai 175 che ha accumulato nelle due missioni precedenti, Esperia del 2007 e MagISStra del 2010; un bel record che si aggiunge a quello dell'età di AstroPaolo, con i suoi 60 anni compiuti nell'aprile 2017.
Dalla base russa di Baikonur, nel Kazakhstan, la Soyuz MS-05 è partita con un lancio perfetto e ha cominciato il suo viaggio di sei ore verso la Stazione Spaziale Internazionale nel quale la navetta deve progressivamente allinearsi in vista dell'aggancio.
"Buon volo Paolo!", gli hanno augurato il ministro per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Valeria Fedeli, e il presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), oberto
Battiston, nell'evento organizzato da Asi e Agenzia Spaziale Europea (Esa) in occasione del lancio.
Acronimo di Vitalità, Innovazione, Tecnologia e Abilità, la missione Vita è, per Fedeli "molto importante, perché dietro la presenza di Nespoli c'è un sistema che unziona e che ottiene risultati di alto livello. È il sistema dello spazio italiano, che a partire dall'Asi, passando per gli altri enti di ricerca, le università, e poi le industrie, conferma e fa crescere la sua eccellenza e competitività".
Per Elena Grifoni Winters, capo gabinetto dell'Esa, la missione di Nespoli, la 25/a di un astronauta europeo sulla Stazione Spaziale, marca ancora una volta la presenza ormai imprescindibile dell'Europa nell'esplorazione umana dello spazio".
Battiston ha rilevato che "Paolo è in grande forma: ha energie, professionalità e capacità per garantire il successo della sua terza avventura nello spazio. Potremmo definirlo 'Paolo alla terza potenza'. La Stazione Spaziale - ha aggiunto - è una meravigliosa casa comune della scienza e della tecnologia dove l'Asi ha un presidio scientifico permanente grazie agli accordi con la Nasa". Sono 11 gli esperimenti selezionati dall'Asi per la missione Vita e tutti hanno in comune il tema della biologia e la fisiologia umane: i risultati contribuiranno a preparare il futuro dell'esplorazione umana del Sistema Solare.
Il suo logo si ispira al Terzo Paradiso, opera dell'artista italiano Michelangelo Pistoletto che rielabora il simbolo dell'infinito e al cui interno sono incastonati la molecola del Dna simbolo della vita e della ricerca scientifica, un libro simbolo di cultura e istruzione e, al centro, un'immagine stilizzata della Terra simbolo dell'umanità.
Tra le novità della missione, il primo fumetto ad andare in orbita: "C'è spazio per tutti" di Leo Ortolani (Panini Comics) e un'app chiamata #Spac3 che punta a creare un'opera d'arte collettiva a colpi di foto, scattate dallo spazio e dalla Terra, unite in un photoshop inedito, ispirato al simbolo della missione.
"Grazie a tutti, aiutatemi ad arrivare sempre più in alto!": sorrideva soddisfatto Paolo Nespoli nel collegamento con il centro di controllo di Mosca, dove come prevede la tradizione, gli astronauti appena arrivati a bordo della Stazione spaziale internazionale hanno la possibilità di salutare parenti, amici e colleghi.
"Ciao Paolo, sono Sasha, spero che tu possa vivere una nuova grande avventura", gli ha detto la moglie Alexandra. "I bambini dormono, la giornata di ieri per loro è stata davvero emozionante", ha aggiunto. "Grazie per essere venuta", le ha risposto l'astronauta, "peccato per i bambini".
A salutarlo c'erano anche il capo del Centro per la ricerca scientifica e tecnologica (Estec) dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Franco Ongaro, e il portavoce del presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Andrea Zanini. "Congratulazioni dai colleghi dell'Esa", ha detto Ongaro; "grazie a tutti, sono pronto a cominciare il mio lavoro", ha risposto AstroPaolo. "Ti vedo in gran forma, sei un grande orgoglio per tutti noi", ha detto Zanini; "ricambio i saluti al presidente dell'Asi, sono
quassù anche per voi, aiutatemi ad arrivare sempre più in alto", ha risposto Nespoli. L'astronauta ha salutato alcuni amici italiani. "Ciao Secco, auguri dagli ex colleghi delle Forze armate", "forza Paolo!", "sei un grande", gli hanno detto. E lui, ripensando alle sei ore di viaggio che ha trascorso rannicchiato nel'abitacolo della navetta: "più che grande sono alto, e un po' schiacciato nella Soyuz".