Paralisi all'Ars, manca per la seconda volta il numero legale
Manca il numero legale per la seconda volta all'Ars. Tutto fermo ancora sull'approvazione del rendiconto generale e la riforma del regolamento, i due disegni che il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone vorrebbe vedere diventare leggi prima della fine della legislatura. Stamattina alla seconda richiesta di verifica, sono stati solo 39 i presenti. Evidente la difficolta' di Ardizzone di sensibilizzare la sua maggioranza. "E' un obbligo morale - ha detto il presidente approvare questi due disegni di legge - in particolare la modifica del regolamento e' un importante passaggio che riguarda le nostre istituzioni, non posso mediare su questo". Ardizzone nel corso della cerimonia del Ventaglio aveva segnalato una sorta di "ricatto" adottato da diversi deputati che fanno mancare la presenza qualora non vengano presi in esame i loro emendamenti. Rinviata l'Aula di un'ora per la seconda volta per mancanza di numero legale, la terza volta, secondo il regolamento, dovranno interrompersi almeno per 24 ore. Non erano presenti in aula, tra gli altri, ne' il presidente della Regione Rosario Crocetta ne' il capogruppo del Pd Alice Anselmo.
"Siamo ostaggio degli assenti e questo non e' piu' possibile. Sulle modifiche al regolamento non dovrebbe esserci maggioranza o opposizione. Al momento del nostro insediamento abbiamo giurato fedelta' non al nostro partito, ma alla Repubblica e allo Statuto", e' tornato cosi' a dire Ardizzone dopo l'ennesima constatazione che anche nella seduta di oggi piu' volte il numero dei parlamentari presenti non era sufficiente per mandare avanti i lavori in Aula e procedere al voto del rendiconto e del regolamento interno. Al terzo tentativo non e' rimasto che issare la bandiera bianca della resa. Prossima seduta giorno 8 a mezzogiorno. "Noto con dispiacere l'assenza del governatore Crocetta - ha voluto sottolineare Ardizzone - egli dovrebbe essere il primo interlocutore della maggioranza. Ringrazio tutti i presenti - ha poi aggiunto - e mi auguro la presenza in Aula del governatore". "E' un obbligo morale - aveva detto in precedenza - approvare questi due disegni di legge, in particolare la modifica del regolamento e' un importante passaggio che riguarda le nostre istituzioni, non posso mediare su questo". Ardizzone nel corso della cerimonia del Ventaglio di due giorni fa aveva segnalato una sorta di "ricatto" adottato da diversi deputati che fanno mancare la presenza qualora non vengano presi in esame i loro emendamenti.
Stamane era stato dato il via libera al rendiconto interno. L'Assemblea regionale siciliana costa poco piu' di 142 milioni di euro. Nel 2016 la spesa complessiva, al netto delle partite di giro, e' stata di 142 milioni 153.966 euro. Nel 2015 il dato registrato era stato di 139 milioni 840.656 euro. L'incremento in un anno e' stato dell'1,65%. Le entrate finali complessive sono state pari a 164 milioni 610.107 euro. Nel 2016, in particolare, si e' registrata una decurtazione dei trasferimenti della Regione all'Assemblea pari a 3 milioni di euro. Diventano cosi' 143 milioni i fondi della dotazione annuale ottenuti dalla Regione contro i 146 milioni dello scorso anno. "Le cifre - afferma il deputato questore Nino Oddo - confermano una politica di rigore condotta nel corso dei cinque anni dal collegio dei questori". In totale dal 2013 al 2017 i tagli complessivi ammontano a 77,8 milioni di euro, dei quali 14,2 riconducibili ai costi della politica e 53,3 ai tagli degli stipendi dei dipendenti. "Alla riduzione delle spese vanno aggiunte - specifica - l'introduzione di norme di trasparenza che rendono decifrabile da tutti la gestione dell'Ars". Appuntamento a martedi'.