Uova al fipronil, Coldiretti: "L'Italia è sicura"
La raccolta delle uova made in Italy e' assicurata da un patrimonio di oltre 41,6 milioni di galline accasate per la maggior parte in 1.600 allevamenti a gestione professionale. Lo afferma in una nota la Coldiretti, secondo cui "la produzione nazionale di 12,9 miliardi di uova e' sicura e in grado di soddisfare praticamente l'intero fabbisogno nazionale, senza ricorrere alle importazioni. Piu' della meta' di questa produzione - sottolinea Coldiretti - e' concentrata nel Nord Italia con la Lombardia che guida le statistiche (27%), seguita da Veneto (22%) ed Emilia Romagna (21%) mentre al Sud e' la Sicilia a rappresentare il polo di riferimento con il 5.3% della produzione nazionale".
Secondo l'organizzazione agricola, "lo scandalo delle uova contaminate con l`insetticida Fipronil e commercializzate in Europa riguarda esclusivamente quelle importate dall'estero ma le uova italiane possono essere riconosciute poiche' e' presente l'indicazione di origine su ogni guscio anche se e' necessario migliorarne la visibilita' scrivendo chiaramente per esteso, anche sulle confezioni e sui cartoni, da dove arrivano. Sul guscio delle uova di gallina - spiega la Coldiretti - c'e' un codice che con il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all'aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie), la seconda sigla indica lo Stato in cui e' stato deposto (ad esesempio, IT), seguono le indicazioni relative al codice Istat del Comune, alla sigla della Provincia e, infine il codice distintivo dell'allevatore. A queste informazioni si aggiungono - conclude la Coldiretti - quelle relative alle differenti categorie (A e B a seconda che siano per il consumo umano o per quello industriale) per indicare il livello qualitativo e di freschezza e le diverse classificazioni in base al peso (XL, L, M, S)".