L'agguato a Licata, per il delitto di Marzullo fermato un parente
Una pioggia di piombo per compiere l'omicidio dell'agricoltore di Licata. Sarebbero stati 10 i colpi esplosi dai sicari, di cui cinque, forse sei, sarebbero andati a segno, contro l'agricoltore Giacinto Marzullo di Licata che è stato ucciso nel tardo pomeriggio di ieri in contrada Ritornella Margi, nei pressi della rotonda per Mollarella a Licata. Sull'omicidio è stato fermato un parente della vittima. Si tratta di Giuseppe Volpe, 19 anni. Il fermo è stato effettuato da polizia e carabinieri, su disposizione del pm Carlo Cinque della Procura di Agrigento. Alla base dell'omicidio, secondo la ricostruzione della polizia giudiziaria, ci sarebbero forti contrasti familiari fra la vittima e Volpe, legati da rapporti di parentela. Il ritrovamento dell'arma del delitto, una pistola calibro 9, le dichiarazioni dei testi e quelle spontanee del presunto assassino sono al vaglio degli inquirenti. Sulla convalida del fermo, disposto anche per porto illegale di arma da fuoco e coltivazione di marijuana, si pronunzierà il Gip di Agrigento.