La strage di Barcellona, l'ultimo addio a Luca Russo
"La paura e' un sentimento che proviamo tutti, che ci permette di avvertire i pericoli e di cercare di difenderci. Ma tante volte ci sembra di essere in preda di forze negative e percio' temiamo per noi stessi e per quelli che amiamo. Abbiamo paura per la sorte delle nostre famiglie, per il futuro dei nostri giovani e delle nostre comunita' civili e religiose, sottoposte continuamente a gravi e molteplici forme di violenza assurda e devastante". Cosi' Beniamino Pizzol, vescovo di Vicenza, nel corso del funerale di Luca Russo, il 25enne ingegnere vittima degli attentato di Barcellona. "I terroristi compiono questi gesti perversi per seminare paura e la paura porta alla paralisi e quando arriva la paralisi tutto puo' succedere. Cio' che risulta per noi ancor piu' insopportabile e' l'idea e il fatto che qualcuno possa arrivare ad uccidere in nome di una religione, in nome di Dio - ha continuato - Allora si comprende molto bene il significato del grido di migliaia di persone in piazza Catalunya: "non ho paura!" e si intuisce pure il valore delle parole rivolte da Gesu' ai discepoli di allora e a quelli di oggi, consapevoli o meno: "Non abbiate paura!". Non dobbiamo abbandonarci alla paura e tantomeno rassegnarci o peggio ancora assuefarci a questi vili atti di terrorismo".