Turista aggredito in Laos è grave: raccolti in Italia 100 mila euro
Mobilitazione sui social per il caso di Gianluca Di Gioia, turista italiano aggredito, derubato e avvelenato in Laos a fine agosto. Il ragazzo, ricoverato in ospedale in Thailandia, è in coma e la famiglia e gli amici di Di Gioia tramite un appello sui social sono riusciti a raccogliere 100mila euro per riportarlo in Italia.
L'Ambasciata d'Italia a Bangkok, in stretto raccordo con la Farnesina, sta seguendo sin dall'inizio il caso. Di Gioia, originario di Caltavuturo, paese del palermitano, ma da anni residente in provincia di Varese, era in vacanza. L'aggressione, della quale non si conosce alcun particolare, risalirebbe al 27 o 28 agosto.
Secondo quanto riferiscono gli amici, il 36enne, insegnante di inglese, migliora lentamente, ma non è ancora in condizioni di essere riportato in Italia. Quindi la raccolta di fondi prosegue. Di Gioia, molto conosciuto e benvoluto nel suo paese Venegono Inferiore, è ricoverato al Bangkok Hospital di Udon Thani in Thailandia, a 11 ore di pullman, come riferisce una parente, dall'aeroporto. Accanto a lui da ieri ci sono la madre e il fratello Salvatore.