Regionali, Crocetta incontra Renzi e vira su Fabrizio Micari
Rosario Crocetta, salvo sorprese, non si ricandidera' alla presidenza della Regione Siciliana. L'incontro avuto oggi con il segretario del Pd, Matteo Renzi, e' stato risolutivo. Ma per Crocetta non si trattera' di un passo indietro, come lui stesso spiega a pochi minuti dal colloquio con Renzi. Seduto davanti a una Coca Cola "con molto ghiaccio", al tavolo di un caffe' non lontano dalla sede nazionale del Pd, il presidente siciliano premette di essere molto soddisfatto: "E' importante che Renzi abbia riconosciuto il lavoro immenso fatto in Sicilia, dove abbiamo preso una Regione sull'orlo del default e l'abbiamo rilanciata, portandola a correre. C'e' poi da dire che, ad oggi, sono uno dei pochi presidenti a non essere stato arrestato...", aggiunge ironico. Dunque, che ne sara' del Magafono, la lista civica divenuta in Sicilia una sorta di corazzata politica? "Ci saranno le liste del megafono, certo, e ci sara' una nostra lista. Ma le primarie no, non si faranno. Perche' non c'e' tempo e perche' non avrei rivali: sono troppo forte", aggiunge sull'onda dell'entusiasmo. Un entusiasmo appena mitigato dalla consapevolezza di non poter utilizzare una forza elettorale importante e di dover spiegare il perche' ai suoi. "Domani li riuniro'. Mi sono preso 18 ore per decidere. E faro' sapere ufficialmente cio' che intendo fare prima della direzione del partito, alle 18". Per quello che riguarda il futuro di Crocetta, sembra esserci nell'immediato un ruolo da protagonista nella campagna elettorale siciliana. Perche', come lui stesso sottolinea, "il Megafono e' il Pd, non e' una cosa diversa. Quindi, assieme alle liste, ci sarebbe il lavoro dentro il Partito democratico. In cambio di cosa? Io non chiedo poltrone, altri farebbero altri discorsi. Ma io faccio una scelta unitaria che sara' molto considerata dal segretario". E l'ipotesi di un ticket Micari-Antoci? "Non esiste. Lo stesso Antoci, a quanto ne so, lo ha appreso dai quotidiani". In secondo luogo c'e' la candidatura all'Assemblea Regionale Siciliana, alla quale Crocetta non rinuncia. "Mi candidero' a Palazzo dei Normanni, anche per trainare la lista". E poi la politica nazionale: "Non mi vedo senatore, sono troppo giovane. Meglio deputato: a Montecitorio potrei dare il mio meglio. Comunque le liste del Megafono le presenteremo sia al Senato che alla Camera".