Menfi, 4.700 chili di pesce avariato sequestrati in uno stabilimento
Il pesce puzza dalla testa. E il fetido olezzo questa volta si elevava da una gigantesca massa avariata - di ben 4700 chili - scoperta in uno stabilimento di stoccaggio e lavorazione completamente abusivo, in cui erano impiegati cinque dipendenti in nero. Cinque le tonnellate di prodotti ittici stoccati e lavorati per la successiva rivendita, (con prevalenza di pesce sciabola e crostacei) in cattivo stato di conservazione oltreche' privi di riferimenti circa la loro provenienza.
Circostanza, quest'ultima, ulteriormente aggravata dalla continua violazione della normativa sanitaria, con possibili gravi ripercussioni sulla salute pubblica considerato che da analisi di laboratorio e' stata riscontrata la presenza del parassita "anisakis". L'attivita', coordinata dalla Procura di Sciacca si e' conclusa con la denuncia a piede libero del titolare dell'azienda e con il conseguente sequestro penale dello stabilimento di lavorazione e di oltre 4.700 chili di pesce di cui e' stata disposta la distruzione.