La rapina alla tabaccheria di Pachino, 3 anni a Zocco e 6 a Vizzini
Si è celebrato con il rito abbreviato, il processo a carico dei pachinesi Stefano Zocco, 21 anni, ( difeso dagli avvocati Luigi e Paolo Caruso Verso) e Massimo Vizzini di 43 ( difeso dall’avvocato Antonio Meduri ).
I due imputati travisati e armati di un fucile a canne mozze, fecero irruzione in una tabaccheria di Pachino, sottraendo dalle casse seimila euro e, sempre sotto la minaccia delle armi, riuscivano a farsi consegnare da due avventori della stessa tabaccheria, i loro portafogli, al cui interno vi erano rispettivamente 500 e 100 euro.
Le indagini, tempestivamente avviate dagli uomini del Commissariato diretto dalla dottoressa Maria Antonietta Malandrino, consentivano di acclarare la responsabilità degli indagati, grazie alla comparazione tra le immagini fornite da vari impianti di videosorveglianza, inclusa quella installata all’interno della tabaccheria rapinata.
Davanti al Gip, Michele Consiglio, i due indagati si avvalevano della facoltà di non rispondere. Alcuni giorni dopo, però, tramite i loro difensori facevano pervenire al Giudice una lettera in cui ammettevano la propria responsabilità.
All’udienza di ieri, svoltasi davanti al GIP Andrea Migneco, il pm Lucignani ha chiesto la condanna ad otto anni per Vizzini ed a quattro anni per Zocco.
I dinesori degli imputati hanno chiesto la concessione delle attenuanti generiche e la riduzione della pena al minimo consentito.
Il Giudice ha concesso le generiche a Zocco, il più giovane dei due imputati, infliggendogli la pena di tre anni , mentre le ha negate a Vizzini, condannato alla pena di sei anni di reclusione.