Merkel vince, ma subisce una batosta: volano i populisti
Angela Merkel riesce nell'impresa di conquistare il suo quarto mandato da cancelliera ma la sua vittoria coincide con il trionfale ingresso in Parlamento della destra populista di Alternative fuer Deutschland (AfD) con il 13%. Una vittoria amara anche per il peggior risultato del suo partito dal 1949: le proiezioni attribuiscono alla Unione (Cdu/Csu) il 33%, un arretramento netto rispetto al 41,5% di quattro anni fa. Ancora peggio ha fatto l'Spd di Martin Schulz, attestato al 20,8%, il peggior risultato di sempre. La AfD invece ha il vento in poppa ed e' la terza forza del Paese ma non la prima di opposizione al Bundestag, se Schulz confermera' nei prossimi giorni di voler restare fuori dal governo. Nel 2013 AfDera rimasta fuori dal Parlamento con appena il 4,7%. In Parlamento invece tornano i liberali dell'Fdp con il 10,4%; la sinistra radicale della Linke si attesta al 8,9%; i Verdi al 9,1%. L'affluenza e' in crescita, 76,5% contro il 71,5% di 4 anni fa.
Tradotto in seggi - diventati 700 con le ultime proiezioni (il sistema elettorale tedesco prevede un minimo di 598 deputati, con 299 deputati eletti direttamente e gli altri con il sistema proporzionale e la soglia del 5%. Questo elemento pero', per tenere conto alla virgola dei voti espressi, fa creare ogni volta dei seggi di compensazione per far si' che il Parlamento sia il piu' rappresentativo del voto) - la Cdu/Csu ne conquisterebbe 243, la Spd 153, l'AfD 96, l'Fdp 76, la Linke 65 e i Verdi 67. Ora per raggiungere la maggioranza la soglia e' di 351. Nel Bundestag uscente i seggi erano 630.
Il primo dato rilevante e' l'annuncio di Martin Schulz, subito dopo gli exit poll iniziale: la sua Spd sara' all'opposizione e non fara' piu' parte della Grosse Koalition. Alla luce dell'esito del voto, la cosiddetta coalizione Giamaica (dai colori Cdu/Csu, nero, Liberali, giallo, Gruenen, verde) sembra l'unica opzione possibile" per formare il IV esecutivo Merkel ma allo steso tempo e' la piu' difficile. Ostili ai Gruenen (i Verdi) sono sia i cugini bavaresi e piu' conservatori della Cdu, la Csu, che i liberali dell'Fdp.
A conferma delle difficolta' la leader dei Gruenen prevede che i colloqui (con il governo) "sarano difficili, non siamo un semplice partner e faremo solo cio' in cui crediamo".
"Giamaica" che non piace agli elettori dei tre partiti che dovrebbero comporla. Secondo un sondaggio post voto pubblicato dalla tv Ard, secondo il quale i sostenitori della Unione (Cdu/Csu) favorevoli sono solo il 31%, quelli dei liberali il 42%, mentre i Verdi favorevoli sono il 38%.
Ma oltre alla chance, residuale di un governo di minoranza, c'e' anche chi spera - ma sempbra un'altra possibilita' solo sulla carta in base ai numeri - in qualcosa di diverso. Merkel ed il leader dei Liberali dell'Fdp, Christian Lindner, in uno scambio di opinioni, accuse e recriminazioni post voto in tv, hanno fatto entrambi appello "al senso di reponsabilita'" dell'Spd di Schulz, contrario ad una nuova Grosse Koalition tradizionale (Cdu/Csu-Spd).
I due leader hanno di fatto chiesto a Schulz, se non vuole la riedizione del governo uscente, di aprire ad una coalizione Giamaica - l'unica ora numericamente possibile - allargata, che veda oltre a Cdu/Csu, i liberali e i verdi anche l'Spd. Schulz si e' limitato a garantire il sostegno dei suoi ministri all'attuale governo che continuera' a gestire al potere fino alla nascita del prossimo esecutivo.
In ogni caso se riuscira' a convincere Verdi e Liberali, che hanno grosse differenza di punti di vista sui temi dell'Ue, Angela Merkel dara' vita al suo quarto governo - nel 2013 quando al Bundestag erano entrati solo 4 partiti e non sei come oggi, il cancelliere ci mise quasi 3 mesi per formare l'esecutivo rosso/nero - e riuscira' ad eguagliare il risultato storico del suo padre politico, Elmut Kohl. Il cancelliere della riunificazione della Germania ha governato per 16 anni. "Speravo in un risultato migliore", ha ammesso la cancelliera. Ma, ha aggiunto determinata, "Siamo la prima forza, formeremo il governo, nessun governo puo' essere formato contro di noi". L'ingresso della AfD in Parlamento "e' una grande sfida che ci pone di fronte a un nuovo compito: vogliamo che i loro elettori tornino a noi", ha detto, promettendo di lavorare per una Europa piu' forte e di "combattere contro l'immigrazione illegale".
L'AfD, che da debole partito euroscettico e' diventata la terza forza del Paese con una deriva xenofoba che si e' rafforzata con la crisi dei migranti scoppiata nel 2015 e le politiche di accoglienza del governo della Merkel, promette di "cambiare il Paese". "Un'opposizione ragionevole ma per la Germania ed i tedeschi prima di tutto e stando attenti a cosa fara' Angela Merkel", ha commentato la leader Alice Weidel, con al fianco il collega Alexander Gauland.
Terzo partito ma, se Schulz manterra' la consegna, non il primo partito fuori dal governo nel Bundestag, rendita di (op)posizione che l'Spd, che punta logorare Merkel, non concedera' al partito nato nel 2013 come anti-euro ma poi spostatosi sempre piu' a destra. Su posizioni xenofobe e, in qualche caso, nostalgiche, di un periodo tabu' per la Germania democratica, il nazismo.