Referendum in Catalogna, spari contro un seggio: 4 feriti lievi
Primo attacco violento collegato allo svolgimento del referendum in Catalogna: nella notte centinaia di attivisti hanno dormito nei seggi occupati per consentire il voto vietato dalle autorita' spagnole e proprio in uno di questi quattro persone sono rimaste lievemente ferite dopo che una persona ha sparato con una carabina ad aria compressa. E' accaduto intorno alle 22 davanti all'ingresso di una scuola di Manlleu, nella contea di Osona, proprio mentre 80.000 persone si radunavano ai piedi del Montjuc, a Barcellona, per il comizio finale del presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont.
La vigilia del voto e' sempre piu' carica di tensione: Madrid insiste che non permettera' lo svolgimento del referendum e ha ordinato la chiusura delle 'app' utili alla consultazione. Offline l'applicazione per individuare i seggi all'ultimo minuto e quella per il voto elettronico ed eliminate
quindi le possibili alternative ai seggi che da domani mattina alle 6 dovrebbero essere chiusi dalle forze dell'ordine. Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, in un tweet ha descritto questo scontro sulla Rete come "la prima guerra mondiale su Internet".
L'altra battaglia si combatte attorno ai 6.249 seggi: stando ai sondaggi, sei catalani su 10 sono intenzionati a votare, ma e' da vedere se ci riusciranno. Cosi' gli attivisti, spesso accompagnati dai figli, hanno organizzato pigiama-party ed eventi nelle scuole occupate per scongiurare la loro chiusura da parte della polizia. A dar loro man fotrte sono scesi in campo anche gli agricoltori con 2mila trattori che dalle campagne stanno raggiungendo le principali citta'.
Tra i feriti nell'attacco alla scuola di Manlleu, colpiti dai pallini al petto, al collo e alla spalla, c'erano tre membri del Comitato locale di Difesa del referendum. Portati in un pronto soccorso, hanno richiesto un referto con cui hanno poi presentato denuncia, ma nessuno di loro ha avuto bisogno di cure mediche. L'attacco e' avvenuto in due fasi: nei primi spari sono state ferite tre persone, poi alcuni minuti dopo sono partiti i colpi che hanno ferito una quarta persona tra la folla che si era radunata sul posto. L'autore, che avrebbe sparato da un edificio situato di fronte al seggio, non e' stato identificato.
Il sindaco di Manlleu, Alex Garrido Serra, ha parlato di "attacco fascista" e ha riaffermato l'impegno "a difendere pacificamente la democrazia".
Nel suo discorso, Puigdemont ha assicurato che gli indipendentisti hanno "gia' vinto" perche' hanno "sconfitto la paura, le minacce, le pressioni, le menzogne e le intimidazioni di uno Stato autoritario". "Ora tocchiamo quello che era un sogno", ha aggiunto, e "da lunedi' cominceremo a camminare con passo fermo" per essere finalmente trattati come "un Paese normale".