Piano di riequilibrio a Pachino, la scure di 7 dell'opposizione
E' muro contro muro tra amministrazione comunale e opposizione. A Pachino è praticamente saltato il dialogo dopo il caso della Commissione di indagine sulla "Busso", prima istituita e poi snobbata dopo il lavoro svolto dai componenti. E la risposta degli oppositori al governo Bruno non si è fatta attendere in occasione della contestata convocazione d'urgenza dell'Aula chiamata a votare il Piano di riequilibrio. Così sette consiglieri ieri mattina dopo avere letto un documento, hanno alzato i tacchi ed hanno abbandonato i lavori, facendo cadere il numero legale.
Si è trattato di una protesta di Runza, Campo, Ristuccia, Nastasi, Giuliano, Quartarone, Dipietro che hanno accusato il presidente del consiglio comunale, Turi Borgh di avere commesso "l’ennesima illegittimità, in quanto è assolutamente inammissibile che si porti in aula la votazione di un Piano di Riequilibrio finanziario in seduta urgente (e non ordinaria come previsto dal Regolamento del consiglio comunale) e tra l'altro consegnandolo ai consiglieri solo 24 ore precedenti alla seduta stessa".
(Nella foto uno dei consiglieri di opposizione, Alessandro Runza)
IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO
Questione sospensiva ai sensi dell’art. 26 del Regolamento del C.C. sui punti relativi all’approvazione del Rendiconto e del Piano di Riequilibrio Finanziario
I sottoscritti Consiglieri Comunali firmatari del presente documento propongono all’aula la questione sospensiva relativa ai punto all’ODG di approvazione del “Rendiconto Consuntivo 2016” e “Piano di Riequilibrio economico finanziario”.
La motivazione della richiesta è data dal fatto che la convocazione d’urgenza del C.C. per il 6.10.2017 viola norme di legge e regolamentari e rende la delibera di approvazione del tutto illegittima.
Infatti, l’art. 227, comma 2, del T.U.E.L. a proposito dell’approvazione del Rendiconto di gestione prevede che “La proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto, entro un termine non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità.
Il Regolamento di contabilità prevede al Punto 3del Paragrafo “Formazione e approvazione del Rendiconto” (pag. 33), il termine di 20 gg. liberi per mettere a disposizione dei consiglieri la documentazione relativa ivi compresa la relazione del Collegio dei Revisori.
Il regolamento del Consiglio all’art. 17 comma 2 dispone: “il Consiglio si riunisce in seduta ordinaria per deliberare il bilancio, il conto consuntivo” mentre il comma 3 dispone che in caso di seduta ordinaria l’avviso di convocazione deve essere notificato ai consiglieri almeno 10 giorni prima di quello stabilito per la seduta.
Né può valere ai fini della deroga a tali norme la comunicazione pervenuta dal Commissario ad acta Turriciano, atteso che essa risale al 7.9.2017, ha ad oggetto la notifica del decreto di nomina e non la diffida al consiglio ad approvare il bilancio e il Presidente avrebbe avuto il tempo per procedere alla convocazione nei modi e i termini previsti dal T.U.E.L. e dal Regolamento del Consiglio.
Infine, non può non stigmatizzarsi il comportamento del Collegio dei Revisori che, dopo aver dato atto del poco tempo a disposizione e avere sollevato dubbi nei confronti degli Uffici, ma esprime parere positivo.
La convocazione del consiglio è quindi illegittima.
Per questi motivi, noi consiglieri di opposizione proponiamo la questione sospensiva, ai sensi dell’art. 26, comma 2, del Regolamento del C.C. e chiediamo che venga posto in votazione che la discussione dei punti relativi alla approvazione del Rendiconto 2016 e del Piano di Riequilibrio finanziario siano rinviati ad altra seduta del Consiglio per consentire ai Consiglieri di esaminare gli atti e proporre emendamenti o quanto altro previsto a garanzia del ruolo di Consigliere Comunale.
Il TAR Puglia, con sentenza 3.9.2014 n. 1058, ha dichiarato la illegittimità della delibera di approvazione del rendiconto della gestione per mancata osservanza del termine di gg. 20 per l’acquisizione della documentazione utile da parte dei consiglieri.
Diffidiamo quindi tutti i consiglieri comunali dal deliberare sui punti in oggetto con espressa avvertenza che adiremo l’autorità giudiziaria penale ed amministrativa nei confronti di coloro che, partecipando alla votazione, violerebbero le norme citate in danno delle prerogative del consiglio comunale.
Pachino, 6 ottobre 2017
I Consiglieri di Opposizione