Il delitto di Pedara, restano in cella figliastro e amico quindicenne
Il Gip del Tribunale per i minorenni di Catania ha convalidato il fermo eseguito tre giorni fa dai carabinieri ed emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due ragazzi, di 15 e 16 anni, accusati di avere ucciso Domenico Citelli, 71 anni, con un colpo di fucile alla testa, a Pedara, gettando poi il corpo nel tombino di una vasca fognaria. Il piu' piccolo e' il 'figliastro' della vittima ed avrebbe sparato un colpo di fucile alla testa dell'uomo da distanza ravvicinata. I due sono accusati di omicidio premeditato aggravato dai futili motivi e occultamento di cadavere. Durante l'interrogatorio di garanzia hanno confermato la confessione resa prima davanti ai militari dell'Arma e poi davanti al procuratore Caterina Ajello e al sostituto Valentina Perri. La posizione del 16enne (accusato di reato morale per avere partecipato al delitto) e' considerata defilata rispetta a quella del 15enne, che e' figlio della moglie romena della vittima che da tempo non vive piu' nella villa di Pedara. Il cadavere di Domenico Citelli, dirigente della Regione siciliana in pensione, e' stato trovato tre giorni fa, ma secondo quanto accertato la morte del 71enne risalirebbe al 2 ottobre scorso. L'arma utilizzata e' un fucile calibro 12 legalmente detenuto dalla vittima.